Gli esercenti lo hanno già giudicato come il miglior film dopo la proiezione alle "Notti Veneziane" nell'ambito della 82^  Mostra del cinema di Venezia, assegnandoli il prestigioso "Premio Lizzani". Adesso sbarca finalmente in Sardegna, il 30 ottobre “Confiteor – come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione” del regista sassarese Bonifacio Angius. Sarà proiettato dapprima nei cinema di di Sassari, Cagliari, Oristano, Nuoro e Olbia, quindi nelle altre sale dal nord al sud dell’isola.

Lodato da molti critici come cinema sincero e coraggioso, il quarto lungometraggio ha già lasciato il segno nel pubblico delle sale di Roma, Bologna, Perugia e Firenze. Il regista Angius ha spiegato: «È una storia di rabbia, tenerezza, cinismo e fragilità. Una commedia amara che si trasforma costantemente in dramma e poi ritorna commedia, un racconto dove veleno e antidoto convivono negli stessi occhi e negli stessi corpi. È la storia di una caduta e di una rinascita, dove l’amore trionfa grazie all’innocenza di un bambino: questa è la vera rivoluzione che ognuno di noi dovrebbe vivere. È un film autobiografico – sostiene – nato da ricordi e da persone reali, che ho amato. Una discesa verso il buio che diventa, al tempo stesso, uno squarcio luminoso in cui potersi scaldare».

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Oltre al figlio Antonio Angius, accanto al regista trovano spazio attori molto noti come Geppi Cucciari, Edoardo Pesce, Simonetta Columbu, e la fuoriclasse Giuliana De Sio. Quindi altri affermati artisti della scena sarda tra cui Michele Manca e Mario Olivieri e, per la prima volta sullo schermo, la giovane Aurora Erdas.

Il lungometraggio è prodotto da Il Monello Film, Mosaicon e Agresywna Banda con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione Sardegna Film Commission, Uci, Fondazione di Sardegna e Los Siglos de Los Siglos.i riapre.

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