Antonio Spiga, il 75enne ex direttore Bulgari, ha sempre mantenuto un forte legame con Lunamatrona, il paese in cui ha trascorso gran parte della sua giovinezza. Nato a Siddi, a pochi chilometri da Lunamatrona, Spiga ora vive in Liguria e si dedica alla sua passione di sempre: scrivere. Si commuove nel raccontare il percorso di vita che da Siddi, dove è nato, e Lunamatrona, dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza, lo ha portato a Genova. Arrivato in Liguria scriveva favole e racconti per i bimbi oncologici al Gaslini in un esodo nella penisola avvenuto per motivi di lavoro. Erano gli anni ‘70, lui appena sedicenne: «Mio padre Adelchi fu chiamato per la costruzione di un complesso di palazzi e del Ponte Morandi. Fame e disperazione ci spinsero ad attraversare il Tirreno». Un passo per lui diventato importante in quanto ha potuto studiare e fare carriera. 

"La Culla del Diavolo"

Due giorni fa Spiga è stato a Lunamatrona per presentare la sua quarta fatica letteraria. “La Culla del Diavolo”. L'evento ha visto la partecipazione di tanti amici di una vita, così come quella di molti curiosi desiderosi di conoscere il volto di questo appassionante scrittore di romanzi. Spiga ha raccontato storie e aneddoti del passato.

In poco più tre settimane dal suo lancio, “La Culla del Diavolo” ha venduto 5mila copie, un ottimo risultato considerando che Spiga ha deciso di devolvere i proventi alla parrocchia di San Giovanni Battista di Lunamatrona. «Scrivere è sempre un grande piacere, mi è stato dato un dono e attraverso questo ho proseguito soprattutto con l’idea di fare del bene agli altri meno fortunati. Spero di aiutare chi ha veramente bisogno. Il ricavato delle vendite sarà disponibile tra due anni», afferma Spiga con gioia. La trama del suo nuovo romanzo si sviluppa proprio a Lunamatrona: il paese è sconvolto da una serie di morti misteriose che gettano la popolazione locale nel terrore e nello sconcerto. Il racconto è ricco di colpi di scena e sorprese inaspettate che terranno i lettori con il fiato sospeso fino alla fine.

Sul palco

Durante l'incontro, l’autore era accompagnato sul palco, a sinistra, da Francesco Mereu, suo amico d'infanzia e fedele correttore di bozze. Fu Alfonso Merei, il papà del suo caro amico Francesco a notare in lui il dono della scrittura. Alfonso fu tra i tanti ad aiutare la famiglia di Antonio nei momenti di difficoltà. Spiga ricorda, a tal proposito, il parroco dell’epoca, don Dessì, che elargiva dei buoni da 100 lire per acquistare viveri.

Seduto alla sua destra, Giovanni Garau, assessore alla cultura di Lunamatrona. L'assessore Garau ringrazia lo scrittore a nome della comunità: «Con i suoi libri sta dando lustro al nostro comune, e gli faccio i complimenti per la scelta di devolverne il ricavato in beneficenza». In tanti sono saliti sul palco: Italo Carruciu e Alessandro Medici, rispettivamente sindaco ed ex sindaco di Lunamatrona, e Paolo Orrù, che gli ha dedicato una poesia. «Il fatto stesso di devolvere alla parrocchia l'incasso delle vendite dei libri dimostra un forte attaccamento al suo paese d'origine e la sua affezione verso di esso», dichiara Carruciu. Per Lunamatrona, essere al centro di romanzi così popolari è importante: «La sua storia, le sue particolarità, i suoi abitanti e il suo modo di vivere verranno resi immortali dai libri di questi nostri compaesani e, in questo modo, il nostro comune sarà conosciuto, apprezzato e forse visitato da chi leggerà le loro opere», aggiunge Carruciu. «È un cittadino della Marmilla, e tutta Siddi è onorata di aver dato i natali a personaggi come lui che stanno ritagliandosi uno spazio importante nella letteratura romanzesca italiana. Negli anni 40-50 Siddi era una fucina di scrittori», afferma Marco Pisanu, presidente dell'Unione dei Comuni Marmilla, nonché sindaco de paese natale di Spiga.

Le opere e il futuro

Gli altri libri dell'autore, venduti per oltre 95mila volte, figurano “Scarpette rosa e ciocche di capelli” volume 1 e 2, che ha come protagonista un amico compaesano recentemente scomparso, Ireneo Secchi. Nei suoi libri Spiga non manca mai di inserire riferimenti alle sue origini e ai suoi amici più cari. L’autore ha deciso di devolverne il ricavato all'Istituto Nazionale dei Tumori, per contribuire alla ricerca di soluzioni per combattere queste malattie brutali.

Il suo terzo romanzo, “The Jump of Quirra”, è dedicato ai misteri dei Poligoni in Sardegna, in particolare a quello di Perdasdefogu, e vede la comparsa di cittadini di Lunamatrona conosciuti durante l'infanzia. I proventi delle vendite saranno devoluti all’Ospedale Gaslini.

Ma la quinta opera è in arrivo: sarà ambientata tra la Giara di Siddi e il Museo de Sa Corona Arrubia, in territorio di Lunamatrona. Spiga tornerà in Sardegna a settembre per presentarlo ai cittadini due paesi a lui più cari.

Il libro (foto Scanu)
Il libro (foto Scanu)
Il libro (foto Scanu)
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