Ai blocchi di partenza i semifinalisti della trentacinquesima edizione del Premio Giorgio Scerbanenco. La “cinquina” finale prenderà forma da una rosa ampia: trenta romanzi selezionati dal Comitato del festival – presieduto da Cecilia Scerbanenco con Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Sergio Pent e John Vignola – su oltre cento opere in concorso. Dal 27 ottobre al 4 novembre i lettori potranno votare i loro cinque titoli preferiti; la somma ponderata dei voti del pubblico e del comitato letterario consentirà di delineare la cinquina finalista, che sarà svelata il 3 dicembre a Milano. 

Tra i trenta, dove emergono titoli e autori già noti al pubblico e altri che propongono nuove voci, segnaliamo la presenza di Francesco Musolino con il suo "Giallo Lipari", pubblicato dalle Edizioni E/O, e di Lorenzo Scano, lo scrittore di Capoterra che oggi vive a Milano, in concorso con il suo “fuori orario” (SEM). 

Dalla grande varietà dei titoli in concorso emerge un panorama italiano vivissimo, e la lunga lista di candidati rappresenta il grande fermento nella crime fiction italiana: dalle indagini urbane alle atmosfere mediterranee, dagli incubi psicologici alle fronde più tangenziali del thriller, queste opere testimoniano che il “nero” e il “giallo” continuano a essere non solo tinte narrative, ma campo libero di sperimentazione. 

Il momento del voto apre, quindi, un’altra dimensione: quella del lettore che non attende passivamente ma diventa giudice, partecipe dell’allargamento e della definizione del canone. 

Resta ora l’attesa per la cinquina finale e per la sera del 3 dicembre, durante il Noir in Festival a Casa Manzoni a Milano, dove l’opera vincitrice – scelta dalla giuria e da cinque giurati del Circolo dei Lettori – sarà proclamata. 

La scorsa edizione, Elias Mandreu si era aggiudicato il premio dei lettori con “Mantene s’odiu” (PIEMME), mentre il premio Giorgio Scerbanenco era stato assegnato a “L’ultimo pinguino delle langhe” (Rizzoli) dello scrittore ligure Orso Tosco.

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