Un importante cofinanziamento dalla Regione Sardegna per lo Space Propulsion Test Facility (SPTF), infrastruttura tecnologica nel Sarrabus, unica in Italia e in Europa.

Con circa 35 assunzioni previste sul territorio fra informatici, chimici, ingegneri oltre a tutto l'indotto creato, la struttura offre all'Isola la chance di diventare attore strategico nella filiera dello spazio a livello mondiale.

Come stabilito dal Ministero dello Sviluppo economico, il finanziamento pubblico è pari a poco più di 8milioni e 700mila euro: la Regione, su proposta dell'assessore alla Programmazione Raffaele Paci, parteciperà con 790mila euro, ovvero il 3% dell'investimento complessivo, il Mise con quasi 8milioni. Con il via libera dell'Esecutivo, il progetto può dunque entrare nella fase operativa: per dare attuazione a tutti gli interventi sarà ora sottoscritto uno specifico accordo di attuazione fra Regione, Mise e Avio.

RICERCA E PRODUZIONE - L'infrastruttura sarà realizzata da Avio, azienda leader nel settore, in partnership con ASI (Agenzia Spaziale Italiana), DASS (Distretto Aerospaziale della Sardegna), Regione e Comune di Villaputzu. Al suo interno, oltre a portare avanti ricerca e test di prodotti spaziali, saranno realizzati scudi termici interni ed esterni per la famiglia dei lanciatori Vega, lanciati in Guiana Francese per portare nello spazio satelliti a uso civile, indispensabili per esempio nel controllo della terra e delle variazioni climatiche. Gli scudi termici saranno prodotti in carbon carbon (lo stesso tipo di materiale utilizzato per i freni delle auto di Formula 1)..

ECCELLENZA EUROPEA - Quello di Villaputzu sarà dunque un insediamento tecnologico integrato, unico in tutta Europa, e potrà essere ulteriormente valorizzato per garantire uno sviluppo autonomo dei nuovi sistemi di propulsione del lanciatore spaziale europeo Vega per diversi decenni.

Un vero e proprio nuovo polo industriale in Sardegna, che potrà attirare talenti e competenze su una tecnologia di punta come quella spaziale che in Sardegna - basti pensare alla recente inaugurazione del Sardinia Deep Space Antenna (SDSA) al Radiotelescopio di San Basilio - è già una solida realtà.

(Unioneonline/v.l.)
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