Un’indagine archeologica rigorosa, ma aperta alla partecipazione attiva della comunità. Tutti a Sant’ Antonio di Gallura potranno partecipare al progetto, la forbice di età molto larga, si va dai 15 ai 93 anni. 

È l’operazione culturale che inizia a concretizzarsi grazie ad un accordo tra il Comune gallurese, guidato dal sindaco Carlo Viti, e l’Università di Cagliari. L’archeologa Angela Antona e il ricercatore dell’Università di Cagliari, Antonio Giorri, nel corso di un incontro pubblico, hanno illustrato il patrimonio archeologico, storico e naturalistico che sarà al centro del progetto di archeologia pubblica (contenuto nella convenzione tra Comune e Università) già sperimentato con successo dall’ateneo cagliaritano.

Tra i promotori, Fabio Pinna, professore di Archeologia Cristiana e Medievale, archeologie post classiche e Percorsi turistici e culturali, all’Università di Cagliari. 

Questo progetto di Citizen Science prevede la partecipazione attiva della comunità, indispensabile per la ricostruzione storica dei luoghi.

L’Università di Cagliari condurrà un’indagine su larga scala che comprenderà siti di interesse archeologico, storico ma anche paesaggistico, come Santu Santinu (epoca medievale), Lu Naracu e la muraglia megalitica. 

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