Ogni anno viene scelta una piccola diocesi italiana per promuovere il festival nazionale della comunicazione. E dopo Cesena, il 2018 vede protagonista la città di Oristano, chiamata ad ospitare un evento di importanza nazionale organizzato da 13 anni dalla società San Paolo e dalle Figlie di San Paolo.

Il ricco programma della "13 giorni" è stato presentato in una conferenza stampa dall'arcivescovo Ignazio Sanna e da suor Cristina Beffa, delegata della Società San Paolo.

Decine di importanti ospiti animeranno le giornate con tavole rotonde, dibattiti, monologhi, testimonianze e concerti.

Il tema di quest'anno, proposto da Papa Francesco, è "Fake news e giornalismo di pace".

Come hanno spiegato l'arcivescovo Ignazio Sanna e suor Cristina Beffa, il festival coinvolge la Chiesa italiana per esaltare le risorse che ogni territorio offre. Sarà arricchito dagli interventi di operatori dell'informazione, laica e cattolica, di pastori e teologi, animatori e studiosi di mass media.

Il festival si apre martedì 1 maggio con il pellegrinaggio Rimedio - Bonarcado. Mercoledì 2, all'auditorium, l'arcivescovo Sanna dialogherà con il teologo Vito Mancuso. Il 3 maggio al liceo classico De Castro sarà ospite Mauro Patriciello, parroco che combatte le mafie e gli inquinamenti industriali nella terra dei fuochi. All'uditorium dialogherà con Celestino Tabasso.

Il 4 maggio al cinema Aristo è previsto il monologo del comico Giacomo Poretti (del trio "Aldo, Giovanni e Giacomo"), che metterà in scena lo spettacolo: "Le notizie nascono sotto i cavoli".

Il 5 maggio la cattedrale ospita il concerto in sardo "Sonos in sa domo de Deus". Presenta Giuliano Marongiu, con esibizione di Laura Spano e con il violinista Giambattista Longu, le launeddas di Roberto Tangianu, il piano di Gianni Andrea Puddu e il coro di Ruinas.

Domenica 6 maggio giornata dedicata all sport e ai giovani, con l'organizzazione del Csi.

Lunedi 7 all'auditorium San Domenico si parla di nuove frontiere del giornalismo: il web. Partecipano Don Adriano Bianchi, Vincenzo Carrado, Andrea Pala, Marco Deriu. L'8 maggio incontro con gli studenti del Classico sul tema "arte delle fake news e le fakes nell'arte". Partecipano Roberto Cossu, Giorgio Giorgietti e Luca Foschi.

Il 10 maggio "chiesa e comunicazione" con Francesco Ognibene, caporedattore di Avvenire, don Antonio Rizzolo direttore di Famiglia Cristiana e Francesco Zanotti dell'agenzia giornalistica della Cei.

L'11 maggio si parla di giornalismo per la pace con le testimonianze di alcuni inviati di guerra: Tonio Dell'Olio, Antonio Di Rosa, Fulvio Scaglione e Francesco Birocchi.

Il 12 maggio al museo diocesano è in programma "comunicare oltre ogni barriera", con le testimonianze sulla Sla dello chef Paolo Palumbo e del dj Andrea Turnu.

Domenica 13 maggio chiusura con la messa celebrata da Ignazio Sanna e Giovanni d'Ercole, presidente della Conferenza episcopale della Cei per la cultura e le comunicazioni sociali.
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