Il cavaliere dell’anno è Nicolò Arriu: è stato lui a conquistare il fazzoletto del vincitore de “Sa cassa de s’Acchixedda”. Alle prime luci dell'alba, questa mattina nelle campagne di Guasila, si è svolta la tradizionale caccia alla giovenca (s’Acchiscedda) la cui origine risale all’epoca della dominazione spagnola in Sardegna. Alla competizione, organizzata nell’ambito dei festeggiamenti in onore della patrona Maria Vergine Assunta, hanno partecipato gli scapoli del paese (bagadius), a loro volta contrastati da una decina di ammogliati (coiaus) nella loro corsa a caccia della giovenca.

Nicolò Arriu, giovane ma abilissimo cavaliere di Guasila, è riuscito a fermare la corsa della vitella con il laccio, a “corrus limpius” (circondando con il lazo le sole corna), come stabilito dal regolamento tramandato oralmente nel corso dei secoli.

Dopo la cattura la giovenca è stata issata su un carro trainato dal giogo di buoi, riempito di ramoscelli di mirto, simbolo di fecondità, così come i limoni conficcati nelle sue corna e in quelle dei buoi. Il vincitore è stato insignito del simbolo del trionfo, la canna fresca a cui è legato un grande fazzoletto in seta che dovrà poi regalare alla fidanzata con l’auspicio di convolare presto a nozze ed entrare nell’età adulta. 

Domani invece, nel pomeriggio di Ferragosto, è il grande giorno del Palio di Santa Maria organizzato dall’associazione ippica Guasilese in collaborazione con il Comune e l’Unione dei Comuni Trexenta. 

Sarà il cavallo Tic Toc della scuderia Pisano, montato dal fantino Riccardo Sulis, a difendere i colori di Guasila in occasione della trentacinquesima edizione della corsa a cavallo. Il montepremi (10.000 euro) è di quelli capaci di richiamare le più importanti scuderie e i più esperti fantini della Sardegna. Tra le qualificazioni e la finalissima si correrà il Palio dei Vicinati.

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