"Cara Unione,

siamo di fronte ad una nuova era per l’ecologia, un nuovo modo di vedere e tutelare l’ambiente, dove il paesaggio urbano (e non solo quello urbano), è arricchito di sacchetti di spazzatura che vengono lasciati qua e là non si sa per quale motivo: forse per una nuova forma d'arte, forse per combattere il sistema o forse semplicemente per inciviltà.

Vero è che la raccolta differenziata porta a porta non è stata proposta, ma imposta e che oggi liberarsi della immondezza è diventato un impegno. Viene qualche dubbio: se all'interno del condominio qualche condomino non segue alla lettera le indicazioni del comune circa la differenziazione dei rifiuti e getta in un mastello condominale cose sbagliate (addirittura una volta ho trovato un computer nel mastello dell'umido), viene multato tutto il condominio e così anche i condomini virtuosi? È giusto questo? Credo che questo sistema porti solo a deprimere chi si impegna realmente.

Non sono contrario alla differenziazione dei rifiuti, ma non fatta in questo modo. Così com'è realizzata ora crea solo tanti disagi alla popolazione ed anche ai lavoratori del settore (Cagliari non è mai stata tanto sporca).

Inoltre c'è da dire che se io differenzio attentamente i rifiuti, allora questi non sono più rifiuti, ma una risorsa preziosa che quindi mi dovrebbe essere pagata, insomma non dovrei essere io a pagare per smaltirla (come ha fatto notare un famoso comico).

Una nuova ecologia si diceva, dove il Comune, per avere le spiagge più pulite decide di levare i cestini della spazzatura cosicché a chi venisse in mente di prendere tali buste (quelle che si trovano ad esempio nella splendida località "Is Mortorius", ma in generale in tutto il litorale di Quartu S. Elena), e gettarle in un bidone non può farlo, ma secondo il sistema attuale, dovrebbe portarsele a casa e differenziare con calma i rifiuti di altre persone.

Quindi una nuova era per l'ecologia dove i boschi vengono bruciati e non impiantati e dove nessuno muove un dito per vietare la caccia.

Una nuova ecologia dove gli alunni (delle scuole superiori), che sono sempre pronti a scioperare per chiedere al Governo sforzi maggiori per la tutela dell'ambiente non si sforzano però minimamente di differenziare i rifiuti che gettano tranquillamente nel primo contenitore libero che trovano all'interno della scuola.

Un finto ambientalismo dove si preferisce proiettare le proprie colpe sulla plastica che inquina e regalando così al politico di turno degli slogan banali per ottenere facili consensi (il prossimo sarà il vetro o l'alluminio?).

Una nuova ecologia nella quale è permesso accendere le caldaie per il riscaldamento già a fine novembre quando si sono ancora una ventina di gradi peraltro in una città come Cagliari in cui non ce n'è quasi bisogno se non per brevissimi periodi (e non dimentichiamoci che con c'è niente di male se in inverno si sta in casa con un maglioncino).

Ed infine una nuova ecologia dove viene 'spinta' l'auto elettrica senza domandarci come viene prodotta tutta quella energia elettrica e come verranno poi smaltite quelle batterie così piene di metalli pesanti altamente inquinanti.

E l'elenco non finirebbe qui".

Carlo Pozzo - Cagliari

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