Pubblichiamo oggi la lettera di un turista pisano, innamorato dell'Isola e reduce da una positiva esperienza nel capoluogo.

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"Cara Unione,

sono stato per la prima volta in Sardegna nel 1969, a Sassari, per il servizio militare (Brigata Sassari). Un'esperienza che inizialmente mi spaventava: si cercava allora di stare vicino a casa, e io abitavo a Milano. Ho poi avuto modo di apprezzare l’Isola e i suoi abitanti. E ho scelto di tornarci più e più volte.

Lo scorso maggio ho finalmente visitato Cagliari e la costa orientale, insieme ad una dozzina di amici di diverse nazionalità. Sapevo della festa di Sant'Efisio, ma non immaginavo un evento così grandioso, emozionante sintesi dei sentimenti spirituali e del senso di appartenenza del popolo sardo.

Cagliari è una città magnifica, una "Gerusalemme bianca" come la definì uno scrittore inglese un secolo fa. Il colle di Castello ed il bastione Saint Remy, con le sue impagabili vedute, le torri pisane, la cattedrale di Santa Maria e tutti gli altri monumenti. Il Museo Archeologico Nazionale vale da solo una visita. In tre giorni di permanenza siamo riusciti ad andare in autobus agli stagni di Molentargius, ammirare fenicotteri ed altra avifauna, noleggiare una bicicletta ed in 30 minuti raggiungere la spiaggia del Poetto. Un’idea eccellente quella di dotarsi di piste ciclabili, l’amministrazione della città merita un ottimo voto. Ultimo episodio edificante cagliaritano: ho dimenticato da qualche parte la mia macchina fotografica. Quando me ne sono accorto, l’ho trovata con una semplice telefonata al caffè Plazuela, di fronte alla Cattedrale. Ringrazio i proprietari del locale e soprattutto la giovane e graziosa Chiara.

Siamo stati nell’isola in tutto per tre settimane, e ovunque ci siamo riempiti gli occhi di bellezza, terminando con la Cavalcata Sarda a Sassari.

Allo stato attuale appare chiaro che le vere risorse della Sardegna sono le bellezze naturali, artistiche e culturali che, adeguatamente sfruttate, consentirebbero flussi continui di turismo sostenibile per tutti i dodici mesi. C’è bisogno di politici che sappiano guardare avanti e puntare su iniziative serie, e poi portarle a termine concretamente.

Con tanti auguri a tutta la Sardegna!"

Alessandro Subissi - Calci (Pisa)

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