"Cara Unione,

scrivo per riportare un fatto spiacevole che mi è accaduto a Cagliari.

Lo scorso 14 giugno mi trovavo in città per lavoro ed ho dovuto pernottarvi. Come molti altri colleghi e come molti turisti ho affittato una camera in una zona con parcheggi a pagamento.

Nessun problema, se non fosse che, rientrato a tarda sera, ho trovato le colonnine dei parcometri completamente disattivate. Ciò ha reso impossibile pagare il parcheggio per la mattina successiva.

Tuttavia, al mio risveglio ho trovato sul parabrezza una sanzione amministrativa che, seppur giuridicamente legittima, appare del tutto fuori luogo.

Infatti l'amministrazione comunale (o chi per essa) prima ostacola il pagamento disattivando le colonnine e poi sanziona chi non ha pagato (anzi, chi non ha potuto pagare): una situazione a dir poco kafkiana.

Basterebbe mantenere in funzione le colonnine anche in orario notturno, come accade in tutto il resto del mondo, ed il problema sarebbe risolto.

Certo, il Comune guadagnerebbe solo il piccolo importo dovuto per la sosta e non l'introito derivante dalla sanzione, ma ne gioverebbe sicuramente in termini di immagine.

In questo modo, invece, l'immagine che viene resa del Comune non è certamente meritoria, anzi è quella del classico 'furbetto all'italiana' che prima crea ostacoli e poi sanziona chi non riesce a superarli. E così la grande bellezza di Cagliari viene rovinata da questi comportamenti ben poco lusinghieri.

Signori è arrivato il momento di cambiar passo, rendiamoci conto che la città ,come tutta l'Isola, vive anche e soprattutto di turismo: incentiviamolo anziché ostacolarlo.

La stagione turistica è già partita ma non è mai troppo tardi per migliorare. Sono convinto che il Comune di Cagliari possa farcela…certo, deve volerlo!".

Alessio Stefanini

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