Malamovida, «come dimostrare i disagi per i residenti?»
Un lettore segnala il caso della sua città dove, nonostante i rilievi effettuati, non è stato adottato alcun provvedimentoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Cara Unione,
ho letto il vostro intervento sulla malamovida in Sardegna (QUI IL TESTO), problema che tocca tutte le città d’Italia. Scrivo da una città toscana, dove i residenti le hanno provate tutte per far sì che il fenomeno venisse tenuto sotto controllo, ma nulla è stato fatto da parte di nessuno.
È infatti difficile se non impossibile per i residenti dimostrare i tanti disagi come quelli antropici: devono richiedere al Comune e all’agenzia regionale per la protezione ambientale, che con idonee strumentazioni quantifica e certifica l'effettivo disturbo e danno e da cui solitamente emergono risultati superiori al valore limite consentito dalla legge. Pertanto i Comuni dovrebbero provvedere immediatamente a tutela della vivibilità urbana e della tranquillità e del riposo dei residenti.
Ad esempio nella mia città, nonostante i rilievi fonometrici effettuati che attestano superamenti dei valori limite, non è stato adottato nessun provvedimento dalle autorità competenti e dall'amministrazione né precedente né attuale».
Lettera firmata*
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