"Caro sindaco Stefano Delunas,

sono Veronica Serra, la ragazza che è stata investita a Flumini nel gennaio del 2016.

Ho saputo dai miei genitori che, quando ero in rianimazione, lei è addirittura andato a parlare con loro, portando la solidarietà del Comune nella mia famiglia; ma nonostante ciò non è cambiato niente, neanche dopo quasi quattro anni.

Le persone continuano a morire nelle due strade più pericolose di Flumini: via S'Ecca S'Arrideli e via dell'Autonomia Regionale Sarda.

Poco più di un anno prima di me, è successo a Lorenzo; tre anni e mezzo dopo di me, a Matteo: tra noi tre sono, purtroppo, l'unica che può urlare BASTA!

Quante altre vittime serviranno ancora per far svegliare le istituzioni e porre fine a queste tragedie?

Servirebbero almeno marciapiedi e maggiore illuminazione; d'altronde, come nelle normali strade, non sarebbe mica un qualcosa in più!

E vorrei precisare che serve a ben poco illuminare il mercato ortofrutticolo di Flumini, mai messo in funzione!

La mia voce, voce di una ragazza che ha passato quasi tre anni fra ospedale e centro riabilitativo per colpa di quella strada, potrebbe non servire a niente, ma se venisse presa sul serio, potrebbe far smuovere un po' le coscienze, cosa che spero.

I progetti sulla messa in sicurezza della strada li interpreto come delle promesse; perciò, se io oggi le chiedo dove sono i marciapiedi, le pensiline dell'autobus, le rotatorie e l'illuminazione completa, lei cosa mi risponde?

Nessuno le ha mai detto che le promesse servono a ben poco?

Servono i fatti!".

Veronica Serra

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