"Gentile redazione,

vorrei entrare nel merito del dibattito sull'intitolazione del Largo Carlo Felice. Innanzitutto una precisazione: vorrei ricordare a tutti i lettori che la cosiddetta 'Die de sa Sardigna' fu un vero fuoco di paglia e dopo pochi mesi dalla cacciata i Savoia vennero riaccolti se possibile con maggiore affetto di prima.

Non dimentichiamoci che la Sardegna è sempre stata oltremodo 'realista', e l'inno sardo 'cunservet deu su re' ne rappresenta un esempio. Detto questo non dobbiamo neppure dimenticare le malefatte dei Savoia e lo sfruttamneto di carattere prettamente colonialistico della nostra Isola.

Piuttosto il problema dell'intitolazione delle strade dovrebbe essere inquadrato in un contesto più ampio. Certo, meno Savoia e più attenzione ad importanti e significativi personaggi della nostra Isola. Quindi non solo Largo Carlo Felice ma moltre altre strade oggi intitolate a personaggi politici nazionali di dubbia fama potrebbero giustamente essere intitolate ad altre figure.

Per non parlare degli antichi nomi medievali, perché non recuperarli in chiave anche storico-linguistica? Per fare solo un esempio: senza nulla togliere all'esimio storico e giurista sardo G. Manno l'omonima strada sarebbe magnifico riprendesse lo storico nome di 'Sa Costa'. E corso Vittorio Emanuele? Con tutto il rispetto per Sua Maestà suonerebbe meglio Arruga 'e is Argiolas. Oppure via Roma: io la chiamerei Lungomare Golfo degli Angeli.

Grazie dell'attenzione"

Luciano Marcello - Cagliari

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