"Cara Unione

vengo in Sardegna da diversi anni, visitandola e godendomela anche e soprattutto d'inverno.

In agosto, come da qualche anno, sono ritornata a Stintino e con mia grande tristezza ho dovuto prendere atto di un degrado generale che incalza con orde di turisti maleducati, chiassosi e irrispettosi dell’ambiente che li accoglie con la bellezza del suo mare fantastico e delle sue belle spiagge, letteralmente prese d’assalto, senza più spazio vitale.

E non solo qui, ma anche in altre località tra cui purtroppo Caprera, un’isola meravigliosa che ho avuto il privilegio e l’onore di visitare in passato con una guida d’eccezione, il pronipote di Giuseppe Garibaldi.

La sensazione che ho avuto appena arrivata è di una località mortificata dall’incuria dell’amministrazione locale che non mette regole e non fornisce servizi adeguati (navette, divieto di parcheggio sulle spiagge, servizi di guide turistiche per visitare il parco, svuotamento dei cassonetti, che peraltro sono insufficienti) e dalla maleducazione di un turismo sfrenato che non rispetta l’ambiente e la “sacralità del luogo”, depositando sulle spiagge e sui sentieri ogni genere di rifiuti, penalizzando chi invece vorrebbe godersi l’incanto di un tramonto, i profumi del mirto e della mortella, ammirare il panorama mozzafiato e la distesa azzurra del mare con tutte le sue infinite sfumature di colori.

Imperversano i selfie, la musica a palla ed il mordi e fuggi.

È veramente irresponsabile e scriteriato depauperare un patrimonio culturale e ambientale che andrebbe valorizzato e di cui dovremmo essere orgogliosi.

Ed è un dovere civico salvaguardarlo, tutelarlo e renderlo fruibile a chi lo ama e lo apprezza adottando misure correttive, regolamentando i flussi turistici ed offrendo servizi che permettano di godere a pieno il contesto e svolgano anche una funzione educativa nei confronti di chi non sa cosa sia il rispetto del prossimo e delle regole.

Grazie per l’attenzione".

Monica Promontorio - Roma

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