Pubblichiamo oggi la lettera di un turista, vittima di un episodio di disorganizzazione a Cala Brandinchi. Grazie anche al supporto dei Carabinieri il turista ha viste riconosciute le proprie ragioni, ma si pone alcune domande.

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"Gentile redazione,

ho 43 anni, sono un ingegnere e frequento la Sardegna da una vita. Martedì 22 agosto, di ritorno da una passeggiata nella bellissima Olbia decido di andare con mia moglie e le bambine (7 e 3 anni) a fare un bagno a Cala Brandinchi, la famosissima spiaggia di San Teodoro, tanto decantata nelle guide. Arriviamo al parcheggio alle 17, ritiriamo il ticket alla barriera automatica e percorriamo circa 1km prima di parcheggiare l'auto in prossimità della spiaggia. Verso le 19 decidiamo di andare via, e saliamo in auto alle 19.30.

Dopo pochi metri ci accorgiamo che c'è una fila infinita di auto in coda davanti a noi; chiediamo lumi ad altri automobilisti che ci dicono che la coda è composta dalle auto in uscita dal parcheggio e che si forma perché le centinaia di auto che escono a fine giornata devono tutte pagare presso l'unico punto che si trova dove abbiamo ritirato il ticket in ingresso (distante 1 km), composto da una specie di casello con soltanto due postazioni presidiate da addetti, dove non si accettano carte di credito e bancomat (in contrasto, fra l'altro, con la normativa vigente). Il tempo inizia a passare. Dopo mezz'ora ci accorgiamo che la fila di auto che abbiamo davanti è solo un ramo della fila in uscita, poiché altre centinaia di auto sono in uscita dall'adiacente spiaggia di Lu Impostu, tutte dirette al "casello" di uscita. Dopo 40' iniziamo ad intravedere il "casello", e dopo un'ora, finalmente, il casello è raggiunto! Consegno il ticket all'addetto il quale mi comunica l’importo da pagare: 10 euro. Alla mia richiesta di spiegazioni l'addetto mi informa che la mia sosta si è protratta dalle 17 alle 20.25, per complessive 4 ore che, alla tariffa di 2,50 euro/ora, fanno un totale di 10 euro. A quel punto informo l'operatore che non ho alcuna intenzione di pagare l'ora trascorsa in fila per una carenza organizzativa e che pagherò solo 7,50 euro, ovvero l'importo per le sole tre ore di sosta.

L'operatore, con estrema arroganza, mi comunica che o pago 10 euro o non esco, e che se non posso permettermi di andare a Cala Brandinchi la prossima volta dovrò andare a Budoni dove, con 3 euro, si sosta tutta la giornata. Non solo, alzando i toni mi urla che posso scommettere quello che voglio che non uscirò senza aver pagato i 10 euro.

Altri operatori mi dicono, nel frattempo, che dall'1 Agosto ogni sera si crea una fila di 400 auto e che, quindi, tale situazione non è occasionale.

Constatata la reciproca fermezza, io deciso a pagare solo per il servizio di cui ho usufruito (le 3 ore di sosta e non l'ora di fila) e loro decisi a non farmi uscire se non previo pagamento di 10 euro, chiamo i Carabinieri che, intervenuti prontamente, "persuadono" gli addetti a farmi pagare solo la sosta, cioè 7,50 euro. Morale della favola: la battaglia l'ho vinta io (così come la scommessa con l'addetto), ma la guerra l'hanno vinta loro: 400 auto in coda per 1 ora per uscire dal parcheggio, dal 1 al 31 Agosto, fanno: 400 auto x 1 ora x 2,50 euro/ora x 31 giorni = 31.000 euro di incassi che nulla hanno a che vedere con il servizio offerto - la sosta - ma che sono legati esclusivamente alla loro disorganizzazione. Ma, conti alla mano, siamo proprio certi che si tratti di disorganizzazione?

Con immutata stima verso la Sardegna".

Gaetano Trapanese - Napoli

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