Pubblichiamo oggi la segnalazione di un lettore circa una vicenda accaduta alla madre durante il volo Linate-Cagliari in partenza ieri alle 15.

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"Gentile redazione,

vi scrivo per denunciare una vicenda che ha avuto come protagonista mia madre. Un volo Milano Linate-Cagliari del 4 giugno 2018, partenza ore 15.

Mia madre aveva con sè il suo cagnolino. Dopo essere stata lasciata 45 minuti in attesa nel banco check in, viene informata del fatto che il 'trasportino' utilizzato per portare il cane in aereo 'non va bene'. Alla fine è costretta ad acquistarne uno 'regolare' dentro l'aeroporto (a prezzi, fra l'altro, esosi).

Inutile far notare all'operatrice che nel viaggio di andata da Cagliari non aveva avuto alcun problema. L'operatrice risponde che a Milano sanno lavorare, mentre a Cagliari, evidentemente, non sono professionali. Al che mia madre replica che anche a Bologna ed in altri aeroporti non ha mai avuto problemi con il trasportino. Ma il bello arriva dopo.

Il sospetto è che il trasportino non andasse bene per 'quel tipo' di aereo, e non in generale.

Oltre a dover sopportare il vecchio pregiudizio sulla 'professionalità' milanese rispetto a quella di Cagliari i passeggeri si trovano poi a viaggiare su un aereo al limite della decenza. Stretti tra sedili troppo vicini, mia madre stessa (circa 1,60) toccava con le ginocchia il sedile davanti. Tutti si lamentano, alcune persone sopra il metro e 70 addirittura, mi riferisce, devono viaggiare con le ginocchia piegate. Non ci si può neanche chinare se cade qualcosa.

Viene, quindi, il sospetto che siano stati modificati gli interni degli aerei dedicati alla 'continuità', oppure che siano stati scelti volutamente aerei di basso livello.

Quasi l'ennesima 'tassa' da far pagare ai sardi.

Taglieggiati (il trasportino nuovo), derisi (la professionalità non milanese...) e infine fatti viaggiare in condizioni al limite da carro bestiame in volo. Quando finirà questa storia?"

Giuliano Rivieri - Cagliari

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