Pubblichiamo oggi la riflessione di un nonno di Cagliari sul Natale e sulla mancanza di presepi e simboli religiosi nelle scuole. Una mancanza che, a suo dire, toglie ai giovani, già privati di molto e "forse anche troppo", la speranza oltre che la conoscenza delle proprie tradizioni e della propria cultura.

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"Gentile redazione,

manca ormai poco meno di un mese al prossimo Natale, festa che arriva in un periodo molto complesso per il Paese e per l'Isola, attanagliata dalla crisi che non accenna a finire e che ha ridotto tante famiglie sul lastrico, senza un lavoro.

Il Natale e il messaggio cristiano che questa festività con sé porta, costituiscono una parentesi di pace, speranza e serenità, eppure nelle nostre scuole sembra che tutto ciò sia un tabù, e come tale debba essere cancellato.

Al bando, dunque, negli istituti scolastici i presepi così come qualsiasi simbolo religioso, nel rispetto di ogni credo. Un esempio su tutti: oggi, accompagnando il mio nipotino alla scuola elementare, la tristezza mi ha preso il cuore quando ho visto che al posto di quello che rassomigliava ad un presepe c'era una bella disposizione di ortaggi sparsi qua e là fra muschio, neve artificiale, casupole e montagne di cartapesta.

Ecco, quello che io mi chiedo di fronte a tutto ciò è: perché? Perché il nostro Paese deve cancellare la propria tradizione e la propria cultura? Perché in un momento difficile quale quello attuale dobbiamo privare i nostri giovani di un messaggio di pace e speranza?

Da ormai troppe parti, Europa in primis, si assiste ad un tentativo di distruggere le identità nazionali, immolate sull'altare di una migliore e più pacifica convivenza fra i popoli. Ma è davvero la strada giusta? Io credo di no, perché solo facendo conoscere ai nostri giovani il vero significato dei valori e della cultura nazionali gli daremo le chiavi per meglio comprendere tradizioni e idee da loro completamente differenti.

Credo che dunque, alla luce di tutto ciò, un presepe in più nelle scuole sarde forse non guasterebbe. E ben venga, in questo senso, l'iniziativa proposta dall’onorevole Marcello Orrù che ha invitato i dirigenti scolastici ad attivarsi affinché i ragazzi delle scuole elementari e medie dell'Isola siano coinvolti in attività extradidattiche volte a valorizzare la tradizione del Natale.

Ne abbiamo davvero bisogno, quest'anno più che mai. Credo che ai nostri giovani il Paese e la mia generazione abbiano già tolto molto e forse anche troppo: non priviamoli anche della speranza del Natale".

M.L. – Cagliari

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