"Gentile redazione,

i dati Istat diffusi nei giorni scorsi hanno rilevato che in Italia nascono sempre meno bambini. Nel 2017 sono oltre 15mila in meno le nascite rispetto al 2016, meno 45mila nell'arco di tre anni e quasi 120mila in meno rispetto al 2008. E le previsioni per l'anno in corso non lasciano ben sperare, con i dati provvisori dei primi 6 mesi che registrano già un meno 8.400 rispetto allo stesso semestre dell'anno scorso.

Il numero medio di figli per donna continua a scendere, toccando l'1,32 contro l'1,46 del 2010. La maggioranza degli esperti e dell'opinione pubblica imputa il calo delle nascite al basso reddito famigliare. Balla colossale. Il potere d'acquisto negli anni Settanta non era certo superiore a quello di oggi. Eppure, le famiglie erano prolifiche e numerose.

Dove sta la differenza? Nel passato, le donne facevano le casalinghe, ci si accontentava di un singolo stipendio (quello del marito), di una sola utilitaria, di una casa modesta, di una singola vacanza annuale e di pochi giochi per i figli.

Oggi, le famiglie moderne non si fanno mancare nulla: donne in carriera con relativo doppio stipendio 'marito&moglie', auto di lusso per singolo componente, doppie o triple vacanze annuali, e playstation, smartphone, tv di ultima generazione.

Con le donne impegnate fuori casa e il tempo della coppia occupato a trastullarsi e a godersi la vita, stupirsi del calo demografico è a dir poco ridicolo".

Gianni Toffali - Verona

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