Per “Ricette sarde” parliamo di una preparazione davvero ricca di materie prime e altrettanto gustosa: sa coccoi de corcoriga, o angulis de cibudda, a seconda della località.

Per conoscere meglio questo piatto, tipico soprattutto dell’Ogliastra come Is Coccois prenas, abbiamo contattato Silvana Scattu dell’agriturismo Coili Perdefrorisi di Lanusei.

«Noi la chiamiamo Angulis de cibudda: corcoriga è la zucca e corcorighedda la zucchina.

INGREDIENTI

«In genere i principali sono i prodotti dell'orto, d’estate le zucchine, le cipolle e i pomodori. A questi si aggiunge l’olio d’oliva, il casu de fitta, il lardo tagliato “accappulau”, nel senso che deve essere ben battuto sul tagliere e tagliato a pezzi molto piccoli, un po’ di farina per amalgamare il tutto, senza esagerare altrimenti copre gli altri sapori».

COME PREPARARE SA COCCOI ‘E CORCORIGA PASSO PASSO

«Pomodori, zucchine e cipolle vengono tagliati a cubetti piccoli; il tutto viene impastato con olio, casu de fitta e lardo. Non si aggiunge sale perché questo è già contenuto nel lardo e nello stesso casu de fitta, che è in salamoia. Una volta fatto l’impasto, questo rilascia l’acqua di vegetazione e quindi lo si mette a scolare. Di solito metto di sbieco sa pastera per togliere l’acqua di vegetazione.

Si cucinano al forno sulle foglie di castagno, o sulle foglie di cavolo mentre altri per comodità ormai usano la carta forno per metterli nella teglia. Si usa un mestolo bucato per prendere l’impasto e sulla pala per il forno, si mettono cinque-sei foglie di castagno una sopra l’altra. Si versa quindi un mestolo di angulis de cibudda, di forma rotonda e si inforna per circa mezz’ora a 180-200°».

CONSERVAZIONE

«Si conservano bene nel freezer e possono rimanere nel frigorifero per qualche giorno».

VARIANTI GUSTOSE

«In autunno e in inverno, non essendoci più le zucchine, si utilizza la zucca, ugualmente buona. La zucca si sbuccia e si svuota, eliminando tutti i semi e le parti filamentose, si utilizza la parte più consistente e si taglia a pezzetti. Il procedimento è lo stesso: zucca, cipolle, pomodori, olio d'oliva, lardo, casu de fitta e farina. Anche in questa preparazione non si aggiunge il sale, già contenuto nel casu de fitta che viene preferibilmente grattugiato.

Ad Arzana la fanno bianca perché non mettono il pomodoro e la chiamano coccoi de corcoriga e non coccoi de cibudda, ma gli altri ingredienti sono gli stessi: zucchina, lardo, cipolla, olio d’oliva e casu de fitta. A Jerzu invece la preparano nel nostro stesso modo ma viene chiamata coccoi de tamata, perché il pomodoro è uno degli ingredienti».  

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