Il castello di Castelsardo, fortezza dei Doria e residenza giudicale, oggi è sede di un suggestivo museo: da un promontorio affacciato sul golfo dell’Asinara domina uno dei borghi più belli d’Italia.

Castello dei Doria di Castelsardo – Ha attraversato i secoli e resistito al tempo, sempre in ottime condizioni grazie a vari restauri, ora dentro le sue mura custodisce un patrimonio fatto di tecniche e saperi tramandati fedelmente ed è diventato uno dei simboli dell’artigianato sardo.

Il castello sorge in cima a una collina a picco sul mare ed è sede del museo dell’intreccio mediterraneo: le sue sale espongono produzioni artigianali provenienti da Sardegna e Paesi del bacino del Mediterraneo, realizzate con la tecnica dell’intreccio di fibre vegetali.

La storia del Castello e del borgo – La fortezza fu eretta dalla nobile famiglia Doria con il nome di Castelgenovese, probabilmente nel corso del XIII secolo, a protezione dei possedimenti nobiliari nell’Isola e a controllo dei collegamenti marittimi con la città ligure. Fu per alcuni anni residenza di Brancaleone Doria ed Eleonora d’Arborea, poi cadde in mano aragonese nel 1448. I conquistatori la resero una roccaforte difensiva strategica erigendo torri e bastioni e ristrutturandola in continuazione per assicurarne l’efficienza. Mantenne il nuovo nome, Castel Aragonese, fino al XVIII secolo, quando, passato sotto controllo sabaudo, il castello e il borgo circondato dalle mura presero l’attuale nome di Castelsardo.

Oggi il borgo fa parte dell’esclusivo Club dei borghi più belli d’Italia e mantiene intatta la nobile posa di signoria fortificata, grazie ai bastioni e ripide scale. 

Orari di visita e tariffe – Dal 1° gennaio al 31 marzo e dal 2 novembre al 31 dicembre ore: 10.00 - 17.00. Dal giorno 1° aprile al 1° maggio e dal 1° ottobre al 1° novembre ore: 9.00 - 19.30. Dal 1° maggio al 30 giugno e dal 1° al 30 settembre ore: 9.00 – 22.00. Luglio: ore 9.00 - 00.00. Agosto: ore 9.00 - 01.00. Ticket Ingresso: 5 euro. Ridotto: 4 euro. Tutti i dettagli sul sito dedicato.

(Unioneonline/D)

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