Acqua fonte di vita, acqua che disseta, acqua che compie miracoli.

L’oro blu è sempre stato protagonista di miti e folklore ed è anche sempre stato avvolto da un alone quasi “mistico”. 

Non fanno naturalmente eccezione le leggende di Sardegna

A Cagliari un’aura particolare ha circondato nei secoli alcune fonti naturali, che – con lo stratificarsi delle costruzioni nei secoli – sono state man mano “seppellite”, fin quasi a scomparire. 

Poteri benefici sono stati ad esempio attribuiti alla polla d’acqua sorgiva all’interno della Cripta di Sant’Agostino, in Largo Carlo Felice.

E anche nella Cripta di Sant’Avendrace, in un piccolo scavo del pavimento, è stata trovata presenza d’acqua, che secondo una leggenda avrebbe consentito al santo di abbeverarsi durante la prigionia.

Dalla fine del Medioevo, infine, presso il Bastione di Santa Caterina, esisteva una fontana, chiamata “fontana bona”, nome che farebbe pensare alle particolari proprietà benefiche attribuite all’acqua che vi sgorgava. 

(Unioneonline/l.f.)

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