In un anno giubilare che ha già il sapore della memoria e della rinascita, Esterzili riscopre uno dei suoi tesori più preziosi: la Dormitio Virginis, rara scultura lignea che raffigura Maria nel momento in cui si addormenta prima di essere assunta in cielo.

Dopo mesi di restauro, l’opera è tornata a splendere e da mercoledì scorso è esposta per la venerazione dei fedeli nella chiesa di Sant’Ignazio da Laconi, sede parrocchiale di San Michele Arcangelo.

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La statua, realizzata in un unico blocco di legno massiccio, con braccia articolate che rappresntano gli snodi nei gomiti, viene vestita a festa e impreziosita da argenteria e doni votivi. È una delle poche raffigurazioni di questo genere ancora esistenti: nel corso dei secoli, molte opere simili sono andate perdute o distrutte.

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Le fonti parrocchiali attestano la devozione a Maria Assunta fin dal 1828, quando la comunità le dedicò anche una chiesetta rurale a 850 metri di altitudine, sulle pendici del monte Santa Vittoria, conosciuta come Santa Maria. L’attuale restauro segue quello già effettuato alla fine dell’Ottocento.

Il culmine delle celebrazioni sarà il 15 agosto, con solennità dell’Assunzione (la Pasqua di Maria), con la messa presieduta dal vescovo della diocesi di Lanusei, Antonello Mura, la processione per le vie del paese accompagnata dal canto del Rosario in sardo, i ragazzi in abito tradizionale e, per l’Anno Santo 2025, la presenza dei fucilieri in una rievocazione pasquale. 

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