Che lo spazio sia affollato non è una novità e questa notte alle 2:56 si è sfiorata la collisione sopra i cieli dell'Antartide, fra un vecchio satellite russo ed il pezzo di un razzo Cinese.

L'evento, monitorato dalla rete di sorveglianza europea EUSST, ha visto Il Cosmos 2004 passare ad appena 65 metri dallo stadio superiore di un razzo cinese Chang Zheng 4C.

Dal primo lancio dello Sputnik, avvenuto il 4 ottobre 1957, ad oggi, l'uomo ha mandato in orbita attorno alla terra migliaia di satelliti e navicelle spaziali. Se lo Sputnik ricadde sulla Terra appena dopo tre mesi, il satellite americano Vanguard 1, giunto in orbita nel marzo del 1958 è ancora lì dopo 62 anni. Non più funzionante da molto tempo, il Vanguard 1 è in compagnia di circa 2.500 satelliti operativi, 3.000 non più funzionanti e di circa 30.000 detriti spaziali che orbitano attorno al nostro pianeta.

Se il Vanguard 1 è il più antico manufatto umano nello spazio, fra i detriti spaziali ci sono altri "pezzi" di storia dell'esplorazione dello spazio, come la valigetta porta attrezzi persa dall'astronauta della NASA Heidemarie Stefanyshyn-Piper nel 2008, il guanto perso da Edward White e la macchina fotografica persa da Michael Collins durante la missione Gemini 10.

L'evento di questa notte non è ormai un fatto insolito e la sorveglianza spaziale è diventata sempre più importante. Monitorare i detriti spaziali, serve ad evitare collisioni fra gli stessi ed i satelliti operativi e la Stazione Spaziale Internazionale, ma non solo, anche ad allarmare le zone abitate dalla caduta di eventuali frammenti liberatisi in questi scontri.

Anche la Sardegna partecipa alla rete di sorveglianza europea EUSST con il radiotelescopio di San Basilio SRT ed i radar del distretto aerospaziale della Sardegna.
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