La Luna ha un nuovo cratere. E non si tratterebbe nè di una svista degli astrofisici nè del segno lasciato da un meteorite. Sarebbe invece il risultato dello schianto del lander russo Luna-25, avvenuto lo scorso 19 agosto, e confermato da Mosca il giorno successivo. La causa? Un malfunzionamento del razzo.

A trovare e documentare il luogo dell’impatto è stata la sonda della Nasa Lro, in orbita intorno alla Luna: si trova a circa 400 chilometri dal punto in cui sarebbe dovuto avvenire l'atterraggio, nel cratere Pontecoulant G, nell'emisfero Sud della Luna. I controlli erano stati intensificati in quella zona dopo che l'Agenzia spaziale russa Roscosmos ha pubblicato una stima del punto di impatto. E confrontando le immagini catturate prima del fallimento della missione spaziale con quelle raccolte ora, emerge un piccolo cratere di circa 10 metri di diametro, che prima non era mai stato individuato. Il neonato cratere si trova nei pressi del luogo di caduta stimato per Luna-25. Ecco perché il team di Lro ritiene che si tratti proprio di questo e non il segno lasciato da uno scontro con un oggetto celeste, come un meteorite.

Il fallimento della missione, che avrebbe dovuto riportare la Russia sulla Luna a distanza di quasi 50 anni dall'ultima volta, è stato dovuto all'accensione troppo prolungata dei motori per il controllo della discesa, 127 secondi rispetto agli 84 previsti, come ha comunicato la Roscosmos. Mosca sarebbe diventata la prima al mondo a posarsi sul Polo sud del satellite. Ma a laurearsi prima è stata l’India, il 23 agosto, con la sua missione Chandrayaan-3. Nell’ambitissima regione lunare potrebbero esserci diversi ghiacciai d’acqua, fondamentali per future missioni umane

(Unioneonline/v.f.)

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