Alberto Demuro, vigile urbano di Cagliari, ha 58 anni e un'auto che ha quasi la sua età: una Citroen Ds 5 del 1971. Una vettura particolare: non solo per il modello, la leggendaria ammiraglia della casa francese Citroen, costruita in oltre un milione di esemplari dal 1955 al 1975 che ha conquistato il mondo grazie alle sue innovazioni tecnologiche, allo stile, al confort di guida e a un design unico e inimitabile. Ma soprattutto perché quella vettura appartiene da sempre alla sua famiglia ed è rimasta conservata perfettamente originale.

"La acquistò mio padre, informatore scientifico, e la usò sempre e soltanto per un mese all'anno, ad agosto, per i viaggi con la famiglia. Con questa vettura abbiamo fatto un vero e proprio giro d'Europa. Da Cagliari sino a Civitavecchia e poi di volta in volta, anno per anno, verso la Jugoslavia e sino la Grecia e la Turchia, oppure attraverso lo stivale sino alle Alpi e verso in Nord Europa oppure Francia, Spagna e Portogallo".

Una Ds in un raduno nella piazza del Cis a Cagliari (foto Paolo Carta)
Una Ds in un raduno nella piazza del Cis a Cagliari (foto Paolo Carta)
Una Ds in un raduno nella piazza del Cis a Cagliari (foto Paolo Carta)

Tanti chilometri, nessun inconveniente. "Solo una volta, in Andorra, il ghiaccio fece spaccare il parabrezza. Il meccanico di un paesino ne aveva uno cannibalizzato da un'altra Ds e lo montò: c'è un piccolo graffio, è l'unico pezzo non uscito dalla fabbrica con la nostra auto".

Alberto Demuro è un appassionato di auto e moto d'epoca, possiede diversi esemplari importanti sia a due sia a quattro ruote. Di sicuro la Citroen Ds-5 resta unica: "Mio padre, proprio in previsione di dover effettuare viaggi lunghi per l'Europa, ordinò il modello a cinque marce, nel 1971 un optional tutt'altro che comune. All'epoca i concessionari non avevano a disposizione tutti i modelli per la clientela. Così mio padre accettò di aspettare qualche mese l'arrivo di questa particolare Ds. Come premio fedeltà, visto che in passato aveva avuto un modello Id 19, gli fecero un prezzo di favore e per tre milioni di lire acquistò la Ds 5 insieme a una Dyane, l'utilitaria evoluzione della mitica 2 cavalli che gli serviva per il suo lavoro".

Alberto Demuro ricorda l'arrivo a Cagliari della loro vettura: "Andammo a vederla scaricare con le grosse reti dal una nave cargo nel porto di Cagliari. Fu adagiata con dolcezza, neanche un graffio dopo tutto quel tragitto dagli stabilimenti alla periferia di Parigi sino a Cagliari. Fu amore a prima vista".

L'auto sbarcata a Cagliari nel 1971 è rimasta perfettamente conservata sino a oggi e adesso Alberto Demuro la utilizza per i raduni di auto storiche, per le gare di regolarità, le mostre, anche per le passeggiate domenicali. Un'auto davvero unica: "Come optional ha una saracinesca a catenella in alluminio che abbassandosi protegge il motore dai grandi freddi: a Cagliari non ce n'è bisogno, ma era una necessità in certe parti d'Europa. Ha anche il sedile di guida regolabile in altezza, accessorio raro per quell'epoca".

Inusuale anche il colore: beige tendente al rosa con tetto grigio.

Di recente il vigile cagliaritano ha trovato in un mercatino l'autoradio originale che la Citroen montava sulle Ds. E ha recuperato anche gli pneumatici originali Michelin con le quali la Ds usciva di fabbrica: l'assetto di guida è così perfetto, studiato dagli innovativi ingegneri francesi che dopo la guerra progettarono una vettura con un numero di brevetti impressionante e che ha davvero segnato la storia dell'automobile francese, europea a mondiale.

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Ovviamente ha ottenuto il massimo riconoscimento per un'auto d'epoca, la targa oro dell'Asi (Automotoclub Storico Italiano). E' oggetto di culto in tutta Europa, ricercata dai collezionista: il prezzo varia in base a modello, anno di costruzioni e soprattutto stato di conservazione e qualità del restauro: si parte da 7 mila euro per arrivare anche oltre 100 mila per i modelli cabriolet realizzati da una storica carrozzeria francese Chapron su concessione Citroen. Questa macchina straordinaria nacque dopo una lunga gestazione nel 1955 come ID, in francese Idée, idea, poi nel tempo divenne DS, in francese Dèesse, la dea. Nome perfetto per una divinità dei motori. Paolo Carta
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