Sbollita la delusione post partita per la sconfitta casalinga contro il forte Castiadas (1-2), vice capolista nel campionato di Eccellenza, il presidente del Taloro Gavoi Mathias Urru torna oggi a mente fredda sulla gara, e offre il suo punto di vista, in aperta polemica con l'arbitro.

Le sue sono parole aspre. "Sapevamo di affrontare una grande formazione, che ha dimostrato il suo valore, vincendo con una prodezza finale di un suo giocatore - spiega il presidente - Però la gara è stata falsata dalla mancata applicazione del regolamento. Il primo gol del Castiadas è stato viziato da un fuorigioco e infatti il collaboratore dell'arbitro aveva la bandierina alzata. Ma il colmo è accaduto qualche minuto dopo. Un loro giocatore ha colpito con un calcio a gioco fermo il nostro Littarru. L'arbitro anziché espellerlo lo ha solamente ammonito, compiendo così un errore tecnico grave. Alla fine abbiamo perso: onore quindi al Castiadas, ottima formazione, che non ha nessuna colpa. Ma d'ora in poi - conclude - sarebbe opportuno fermare qualche direttore di gara, come avviene ad esempio per i giocatori quando contravvengono al regolamento. Siamo stufi della situazione e non è nel mio carattere lamentarmi".

Il Taloro Gavoi è sempre al penultimo posto in graduatoria. Domenica sfida delicatissima a Olbia contro il Porto Rotondo, terz'ultimo con 19 punti, che precede di sole due lunghezze i gavoesi. In palio una bella fetta di salvezza.
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