Il mondo del calcio e dello sport sardo piange la scomparsa di Lucio Diana.

Farmacista, aveva 79 anni ed era anche lo storico presidente del Bonorva calcio, che iniziò a guidare negli anni '70. Riprese le redini della società nel 1982 e diresse ininterrottamente i biancorossi sino al 1997.

Lasciò il calcio attivo forse perché colpito profondamente dalla prematura scomparsa, durante un derby col Pozzomaggiore, di Chicchito Chessa, sfortunato calciatore a cui è intitolato il campo sportivo bonorvese. Lucio Diana però non ha mai smesso di trepidare per i colori della sua squadra del cuore, che con lui hanno vissuto gli anni d'oro.

Era un presidente come quelli di una volta, un vero mecenate dello sport, senza alcun interesse di bottega. Uomo dall'educazione ottocentesca, era dotato anche di profonda cultura, specialmente umanistica. Amava come figli i suoi giocatori e da essi era ampiamente ricambiato.

Di lui non si ricorda un gesto o una parola scortese, verso arbitri e avversari. Anche per questo dottor Lucio, così a Bonorva lo chiamavano tutti, aveva conquistato il rispetto e l'ammirazione generale. Con la sua scomparsa, dovuta a un'impietosa malattia, tutta Bonorva e le comunità circostanti saranno più povere. Sempre vivo invece rimarrà il suo insegnamento e soprattutto il suo esempio, basato sull'amicizia e la tolleranza, di questi tempi merci sempre più rare. Anche nel calcio.
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