Ieri in molti aspettavano il verdetto del giudice sportivo sulla finale di Supercoppa sarda tra Nuorese e Valledoria che si è disputata alle ore 15 del 28 dicembre scorso a Nuoro. Tutto invece rinviato a mercoledì pomeriggio, giorno in cui la sentenza metterà fine a tutte le ipotesi emerse dopo la sospensione della gara, decretata dall'arbitro prima che si effettuassero i calci di rigore.

Il risultato tra le due squadre al termine dei supplementari era di 2 a 2, ma non si vedeva più nulla. L'impianto di illuminazione del Frogheri di Nuoro non si è acceso, anche se a dir la verità, era spento da agosto, come ha ammesso in un comunicato la Nuorese. Fatto sta che era impossibile continuare e il direttore di gara ha mandato tutti negli spogliatoi. Ne sono nate delle polemiche accese che hanno coinvolto specialmente le dirigenze dei club.

Particolarmente arrabbiato il Valledoria Calcio, che per tutta la vicenda ha chiesto con forza la responsabilità oggettiva della Nuorese Calcio, auspicando una sua vittoria a tavolino per 3 a 0. Sarà molto importante, se non decisivo, il referto dell'arbitro, su cui dovrà sentenziare, nel rispetto delle regole federali, la giustizia sportiva.

La formazione del Porto Torres che il 28 maggio 1978 affrontò a Nuoro il Carbonia (foto concessa dalla società)
La formazione del Porto Torres che il 28 maggio 1978 affrontò a Nuoro il Carbonia (foto concessa dalla società)
La formazione del Porto Torres che il 28 maggio 1978 affrontò a Nuoro il Carbonia (foto concessa dalla società)

Appuntamento quindi a mercoledì pomeriggio. L'attesa nell'ambiente calcistico sardo è grande, anche perché nel passato non si ricordano episodi di interruzione di gare prima dei rigori, eccetto il famoso spareggio per la promozione in Serie D del 28 maggio 1978, disputatosi sempre a Nuoro. Davanti a 8mila spettatori. Porto Torres e Carbonia, due formazioni fortissime, conclusero i tempi supplementari col risultato di 1 a 1. Neanche in quella occasione si tirarono i rigori, il regolamento però non lo contemplava. A decidere le sorti della gara fu una monetina. La fortuna sorrise al Carbonia, per il Porto Torres solo disperazione. Dopo quella splendida partita, terminata in un modo beffardo, l'assurdo regolamento che prevedeva la monetina al termine dei supplementari è stato definitivamente cambiato dalla Federazione.
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