È molto cauto il solitamente vulcanico presidente dell'Ilvamaddalena Bruno Useli.

Domenica prossima la sua squadra sarà impegnata in trasferta contro il Thiesi. In palio il primo posto in classifica nel campionato di Promozione regionale.

Entrambe le squadre, dopo 8 giornate, sono appaiate in cima alla classifica a 22 punti, frutto di 7 vittorie e un pareggio.

"Rispettiamo molto il Thiesi, per quello che ha fatto vedere in queste giornate - esordisce il presidente dell'Ilvamaddalena -. Noi siamo reduci da due vittorie abbastanza sofferte, ma sono convinto che domenica a Thiesi i ragazzi daranno il massimo. È la classica partita da tripla - continua - e anche noi ovviamente giocheremo le nostre carte, nella consapevolezza di disporre di un organico all'altezza e attrezzato per il salto di categoria".

Nell'Arcipelago l'attesa è di sapore antico, quella delle grandi sfide.

"Seguiranno la squadra un pullman di tifosi e decine di autovetture - conclude Useli -. Siamo convinti che sarà una grande partita, all'insegna della correttezza e dell'amicizia che comunque regna tra le due squadre".

Thiesi - Ilva è una delle classiche del calcio sardo: due società che vantano un grande blasone. Il Thiesi ha militato nel passato anche in serie D, l'Ilva addirittura nei professionisti. Le due formazioni in sfide dirette, alcune epiche (specie negli anni '70), si sono affrontate 38 volte.

La prima nella lontana stagione 1949/50, campionato prima divisione. Al termine di quell'annata l'Ilva concluse al terzo posto la stagione regolare e il Seunis Thiesi al quarto, staccato di un solo punto. Nel girone finale fu però l'Ilva a prevalere, sconfiggendo a Cagliari, nello spareggio decisivo, la Tharros di Oristano per 5 a 1. I maddalenini vennero promossi nel campionato di Promozione Interregionale, una specie di serie D attuale.

Erano i tempi epici del pallone, ricordi lontani di un mondo che non c'è più. Domenica a Thiesi sarà tutta un'altra storia, ma non meno affascinante, in uno sport come il calcio che anche a livello dilettantistico riesce comunque a dare emozioni.
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