Il padre, soprannominato "Super" Mario, trequartista mancino dal calcio potente e preciso, ha giocato in C1 nella Torres con l'attuale tecnico del Latte Dolce, Stefano Udassi. Adesso Mattia Fadda, classe 2002, approda nella squadra sassarese per rinforzare la pattuglia dei fuori quota: "Ho scelto il Sassari calcio Latte Dolce perché è una delle migliori società in Sardegna, perché ha ambizioni, perché punta a raggiungere traguardi importanti, ha grande organizzazione e ha dimostrato di saper lavorare con i giovani".

Mezz'ala per propensione, capacità di adattamento, Mattia Fadda si è formato calcisticamente a Thiesi, poi nel centro formazione Cagliari ad Alghero (Giovanissimi).

A 16 anni gioca a Bonorva in Promozione, dove trova lo spazio che gli consente di fare il salto di categoria. Passa all'Ossese di mister Cantara, ma qualche problema fisico e la pandemia mettono i bastoni fra le ruote alla sua stagione. In estate va a Gavoi, dove ritrova la condizione e la serenità necessaria. La pandemia però ci rimette lo zampino. Mattia Fadda dichiara: "Figlio d'arte? Si, ma preferisco sempre mettermi in gioco per quel che sono: il mio nome è Mattia. Da mio padre, che tecnicamente è stato un giocatore più bravo di me, posso dire di aver imparato il valore della determinazione, della costanza, del rispetto degli impegni presi e la necessità di avere sempre la giusta fame sportiva, quella che serve ad arrivare a raggiungere gli obiettivi fissati. Cose che servono e valgono a prescindere dal fatto che si giochi in prima categoria, Eccellenza, serie D o serie A. Conoscevo mister Stefano Udassi come persona ma non ci avevo mai lavorato. Lo apprezzavo, e ora sto apprezzando anche la sua visione del calcio e il suo modo di allenare. Non vedo l'ora di approfondire. Spero di poter dare il mio contributo. Porto in dote la mia forza di volontà, la voglia di non fermarmi mai".
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