Il mondo del calcio, e non solo, è sotto choc per la morte di Diego Armando Maradona, il più grande di tutti.

L'Argentina ha decretato tre giorni di lutto nazionale, anche a Napoli è lutto cittadino. In città la notizia è rimbalzata su tutti i telefonini, in molti stentavano a crederci. "Era il più grande di tutti" è il coro unanime della città che lo ha più amato. "Questo 2020 è veramente l'anno peggiore", sibila una donna.

Molti tifosi a Napoli si sono riuniti davanti al murales di Maradona, nei Quartieri Spagnoli. Hanno acceso decine di lumini votivi e un bar lì nei pressi ha acceso un proiettore su cui scorrono le immagini dei suoi gol.

In tutte le partite di Champions ed Europa League sarà osservato un minuto di silenzio, anche in quelle di campionato del prossimo weekend. L'ultimo omaggio al Dio del calcio.

"Intitoliamogli lo stadio San Paolo", propongono De Magistris e Mastella.

"E' morto Maradona, il più immenso calciatore di tutti i tempi. Diego ha fatto sognare il nostro popolo, ha riscattato Napoli con la sua genialità, nel 2017 era diventato cittadino onorario. Diego, napoletano e argentino, ci hai donato gioia e felicità. Napoli ti ama", ha twittato il sindaco Luigi De Magistris.

"Pensavo fossi immortale", è il commento lapidario di Roberto Saviano.

"Piango, come tutti i napoletani", ammette l'ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino.

Si è scomodato anche il Santo Padre: "Il Papa è informato della morte di Diego Maradona, ripensa con affetto alle occasioni di incontro di questi anni e lo ricorda nella preghiera, come ha fatto nei giorni scorsi da quando ha appreso delle sue condizioni di salute", fa sapere il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.

IL MONDO DEL CALCIO - Franco Baresi, leggendario difensore del Milan e grande rivale del Pibe de oro, è "sconvolto". "Mi piange il cuore. E' una leggenda, uno dei più grandi della storia del calcio o, possiamo dirlo, il più grande di tutti". Fatica a trovare le parole Baresi: "Ci ha fatto soffrire, ci ha fatto un sacco di gol. A volte gli si faceva fallo, lui prendeva le botte ma senza mai lamentarsi. In campo era leale, era amato dai suoi compagni perché non faceva pesare la sua grandezza, e dalla gente che andava allo stadio per le emozioni che regalava".

"Oggi saluto un amico e il mondo saluta un genio eterno, un mago senza uguali. Se n'è andato troppo presto, ma lascia un'eredità senza limiti e un vuoto che non sarà mai riempito", commenta Cristiano Ronaldo. "Ci lascia ma non se ne va, Diego è eterno", ha detto invece Leo Messi.

"Un giorno, spero, giocheremo insieme a calcio in cielo", questo l'omaggio di Pelè.

LA POLITICA - Cordoglio arriva anche dal mondo politico. "Addio eterno campione, oggi il mondo intero piange la scomparsa di Maradona, che con il suo talento ineguagliabile ha scritto pagine indimenticabili della storia del calcio", scrive sui social il premier Conte.

"Una notizia terribile. Era più di un campione, era un genio del calcio, un fuoriclasse assoluto. Ha rappresentato in una stagione irripetibile i sogni e le speranze del popolo della mia città. Napoli piange, stasera", commenta il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. "Il più forte di sempre. Addio campione", lapidario Luigi Di Maio.

"Oggi nessuna parola, solo tristezza. Riposa in pace eterno 10", scrive Matteo Renzi. Gli dedica "una preghiera" Matteo Salvini, definendolo "genio unico, assoluto e irripetibile del calcio mondiale".

"Grande campione nella vita e straordinario avversario in campo. Con Maradona ci lascia un simbolo e una bandiera del calcio. Ne sono molto addolorato", scrive sui suoi profili social Silvio Berlusconi.

E cordoglio arriva anche da uno che nel suo sport è leggenda al pari di Maradona. "Rip to legend Maradona", scrive Usain Bolt.

(Unioneonline/L)
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