Archiviata la sconfitta casalinga contro l'Atalanta, il Cagliari ha già la testa a Firenze. Per tentare l'impresa europea (sempre più improbabile) o almeno quell'ottavo posto che è alla portata dei rossoblù e sarebbe comunque un risultato prestigioso, bisogna fare tre punti contro squadre battibili.

Come la Fiorentina che affronterà mercoledì, e come il Lecce atteso sabato alla Sardegna Arena.

Zenga dovrà fare i conti con le assenze di Ceppitelli, che ha rimandato il suo rientro dopo il fastidio muscolare rimediato a Bologna, Carboni squalificato e Pellegrini, che deve ancora smaltire i postumi della distorsione alla caviglia destra rimediata sempre al Dall'Ara.

Buone indicazioni sono arrivate ieri da Pisacane e Walukiewicz, che hanno retto, e dal rientro di Klavan.

Da valutare anche le condizioni del Ninja, che ieri è apparso molto stanco. E lo stesso Zenga ha ammesso a fine partita che il belga non era al meglio.

Fatta la conta dei disponibili, insomma, bisognerà combattere contro la stanchezza che sta iniziando a pesare con gare così ravvicinate e una rosa ristretta a disposizione. Difficile sostituire Nandez, Rog e Nainggolan a centrocampo, eppure anche loro avrebbero bisogno di rifiatare.

Così come Simeone, che dà sempre tutto in campo. Mancano, nell'era post-Covid, i gol di Joao Pedro, che ha segnato solo una volta su rigore. Su azione non timbra il cartellino dal primo marzo.

Zenga ha diviso la squadra in due gruppi: lavoro di scarico in palestra per chi ha giocato contro l'Atalanta, per gli altri allenamento più intenso sul rettangolo di gioco. Martedì è già tempo di rifinitura, e Zenga avrà le idee più chiare sulla formazione da schierare a Firenze.

(Unioneonline/L)
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