Molte società vorrebbero chiuderlo qua, ma per il campionato di Serie C non è ancora detta l'ultima parola.

Stasera, al termine dell'Assemblea dei club di Lega Pro, convocata in videoconferenza per la prima volta dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, il presidente dell'Olbia e consigliere di Lega Alessandro Marino è intervenuto per fare il punto. "È stata un'assemblea molto partecipata", è la premessa del numero uno dei galluresi. "La stragrande maggioranza dei club ha espresso forti perplessità sull'ipotesi di continuare a giocare, sia per via della peculiarità che caratterizza la Serie C sia per i motivi legati al momento di emergenza sanitaria mondiale. Abbiamo convenuto - ha proseguito Marino - su una proposta da fare ai calciatori attraverso il nostro presidente Francesco Ghirelli e sulla richiesta di svincolo straordinario delle fideiussioni per liberare subito liquidità per i club: abbiamo tracciato con decisione una strada comune sull'esigenza di riforme radicali basate sul taglio dei costi ai fini della sostenibilità economica".

I costi di una stagione non sono solo gli stipendi dei giocatori, che restano uno dei nodi e per i quali ci si dovrà interfacciare con l'Aic, ma qualora si dovesse ripartire, e qui Ghirelli si confronterà con la Figc, il campionato riprenderebbe a porte chiuse, con ulteriori perdite per i club.

Si guarda così alla Cassa integrazione in deroga: su quest'ultimo aspetto la Lega Pro chiederà al Governo la possibilità di prevedere questo intervento nelle prossime misure che saranno varate.
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