Nove stagioni fa, quando era considerato uno dei migliori '91 del calcio italiano, Daniele Ragatzu segnava, poco distante da Reggio Emilia (a Bologna) il suo ultimo gol nel massimo campionato.

Poi, mentre in molti lo vedevano come possibile futuro protagonista della serie A, si è spento.

L'attaccante quartese ha lasciato il massimo campionato per giocare in B - con Gubbio, Pro Vercelli, Virtus Lanciano - e in C, con Rimini e Olbia.

Sempre meno presenze, sempre meno gol, un talento sprecato. Almeno fino a quando Tommaso Giulini non ha creduto in lui. Lo ha comprato e parcheggiato a Olbia, dove l'attaccante è tornato mostrare la sua classe.

Quindi lo ha riportato nella sua Cagliari: l'ultimo treno per Ragatzu, e lui, che ne ha persi parecchi in passato, lo ha preso al volo. Ha realizzato "il sogno che aspettava da anni", e ora se lo vuole godere fino in fondo. "L'emozione più bella di tutte, supera anche quelle per i primi gol segnati col Cagliari, anni fa", ha detto.

Una settimana speciale. Prima lo splendido assist a Cerri e il gol del raddoppio nel match di Coppa contro la Samp. Poi la rete che vale un punto di platino firmata al 90' sul campio del Sassuolo. Quando quella palla toccata da Peluso è arrivata sul suo destro Ragatzu non ci ha pensato su due volte: l'ha colpita con forza e precisione senza neanche stopparla, il suo destro a pelo d'erba ha beffato Turati sul suo palo. Poi la gioia, le lacrime, lui seppellito sotto le maglie bianche dei rossoblù.

Un sogno a occhi aperti, come quello che stanno vivendo molti cagliaritani da almeno tre mesi. Non svegliatelo, questa giovane promessa esplosa un po' troppo tardi può darci una grossa mano quest'anno.

(Unioneonline/L)
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