Maran: "Europa non è una parolaccia, ma stiamo calmi"
Le parole di Maran dopo la vittoria di Bergamo che proietta il Cagliari al quarto posto in classifica
La "personalità" e la "sana follia di chi sa di dover affrontare chi finora aveva segnato tre gol a partita".
Gongola Rolando Maran, che festeggia la panchina numero 250 in serie A con una vittoria a Bergamo e un clamoroso quarto posto in classifica.
"Abbiamo fatto una grande gara, anche in 11 contro 11 abbiamo dimostrato di saper rompere le scatole con gioco e qualità in casa di una squadra straordinaria", osserva il mister.
Non si sbilancia Maran, inutile fissare obiettivi oggi. Predica calma, ricorda ai suoi che "Europa non è certo una parolaccia", ma avverte: "In questo momento dobbiamo essere animati dal sacro fuoco di migliorarci".
Non manca quel pizzico di sana autocritica: "Forse le ripartenze andrebbero capitalizzate meglio, ma quanto a gioco, attenzione e generosità, alla terza partita in una settimana, abbiamo fatto bene. Siamo stati corti, concentrati, sapevamo di non dover arretrare e di dover creare preoccupazioni agli altri, e ci siamo riusciti".
"L'ampiezza degli avversari poteva forse preoccuparci un po' - aggiunge - ma siamo intervenuti bene in mezzo sulle linee di passaggio con Castro e Rog, con Oliva basso: anche dietro tutti bene, con Cacciatore che ha spinto moltissimo".
Solo elogi per Oliva: "È stato ripagato dal gol per il suo impegno, io della mia scelta caduta su di lui".
Bravi tutti: "Abbiamo attaccato bene gli spazi con le mezze ali, Joao Pedro e Nainggolan hanno svolto compiti di cucitura per gli inserimenti".
Piccola polemica di Gasperini: "L'espulsione di Ilicic ha compromesso tutto quando sembrava che potessimo riagguantarla". "Un rosso da polli", ammette il tecnico atalantino, ma "Lygogiannis (sempre nella stessa azione, ndr) era già ammonito, ci stava un secondo giallo".
Analizzando la partita invece: "Il Cagliari è stato meglio di noi nel primo tempo, quando in mezzo al campo era molto più rapido e arrivava sempre prima sulla palla. Dopo l'intervallo abbiamo attaccato tirando molti calci d'angolo, ma le palle inattive non sono più una nostra forza da molto tempo".
(Unioneonline/L)
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