Il Cagliari è deciso, vuole un grande nome per l'attacco. Dopo settimane di nascondino ormai le carte sono scoperte con la società rossoblù decisa ad acquistare uno tra Gregoire Defrel e Giovanni Simeone. Entrambi hanno un buon passato, ma sono in uscita dai rispettivi club: il francese dalla Roma, l'argentino dalla Fiorentina. L'allenatore dei sardi Rolando Maran è stato chiaro con la dirigenza manifestando la volontà di avere una spalla per Leonardo Pavoletti. Ma chi è il bomber giusto per farlo?

GREGOIRE DEFREL - L'ex Sampdoria è certamente la soluzione perfetta dal punto di vista tattico. Sa reggere l'attacco da solo, ma è anche capace di giocare a due senza troppi problemi. Preciso sotto porta, tecnico e veloce, non disdegna l'assist, caratteristica determinante per uno come Pavoloso che ha nel colpo di testa la sua arma migliore. Il 28enne di Meudon ha vissuto le sue migliori stagioni a Sassuolo in cui formava un trio stupendo con Domenico Berardi e Simone Zaza. Poi si è un po' perso ritrovando la retta via in quel di Genova: 37 gol totali con Fabio Quagliarella. L'unica pecca? La non sempre ottimale condizione fisica e una certa discontinuità nell'arco della stagione. Non bisogna dimenticare, però, che i sardi hanno in rosa Joao Pedro, Birsa e Castro. Alternati bene possono rendere al massimo.

GIOVANNI SIMEONE - "El Cholito" è l'eterna promessa. Arrivato in Italia nel 2016 dal Banfield su consiglio di Diego Pablo Simeone ha sorpreso tutti con la maglia del Genoa grazie a 13 gol in 36 presenze (contando tutte le competizioni). Un avvio che lo ha collocato di diritto fra i migliori attaccanti del campionato nonostante la giovane età. Poi il passaggio alla Fiorentina, le 14 reti, la fama e il buio. Già, perché nell'ultima stagione il 24enne ha spento la luce assieme a tutta la Viola. Otto realizzazioni in quaranta gettoni e un calo di rendimento evidente. Difficile vederlo fare coppia con il numero 30 rossoblù: il reparto avanzato risulterebbe troppo statico e privo di inventiva. Ecco allora che potrebbe fungere da vice Pavoletti o, qualora dovesse ritornare ai vecchi fasti, insidiarne la titolarità. Sicuramente rappresenterebbe un acquisto in prospettiva e una bella scommessa per il futuro. Ma il Cagliari può permettersi di aspettarlo proprio nell'anno del Centenario?

Filippo Migheli

(Unioneonline)
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