Scintille di fine stagione.

Oggi, in tarda serata, l'Olbia è intervenuta con un comunicato ufficiale "per esprime sgomento", si legge, "in seguito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa il giorno sabato 15 giugno dal signor Marco Gatti, presidente in carica del Piacenza Calcio 1919".

Sabato notte, al termine della finale playoff di Serie C persa contro il Trapani, il numero uno emiliano, nell'argomentare le ragioni che sarebbero alla base della mancata vittoria del campionato e, dunque, del salto in B, avrebbe tirato in ballo la penultima partita della regular season vinta in extremis contro l'Olbia, colpevole, a suo dire, di essere scesa in campo con l'intento di giocarsi la vittoria.

Nel comunicato, emesso per esprimere lo sgomento della società, vengono riportare le parole di Gatti. "Voglio parlare di quello che ci è successo, perché dopo la partita vinta con l'Entella è successo qualcosa secondo me di incredibile perché abbiamo giocato le due partite successive contro squadre che sembrava si giocassero la Champions League, cosa che probabilmente non è successa al nostro avversario", avrebbe detto il presidente del Piacenza nel post finale. Da cui la replica dell'Olbia.

"Pur comprendendo l'amarezza e il malessere che la mancata promozione in Serie B possano aver generato e pur condividendo, nelle linee generali esposte, il pensiero espresso al riguardo di una stagione calcistica, quella passata, tormentata da problemi di vario indirizzo, la Società", recita la nota del club gallurese, "trova sconcertante vedere accostato il proprio nome a un presunto disegno volto a compromettere il conseguimento degli obiettivi stagionali del Piacenza, nel quadro di una stagione calcistica, questo sì, indubbiamente pregiudicata da procedimenti e violazioni che niente hanno a che vedere con l'Olbia Calcio e che si spera non abbiano più a ripetersi in futuro".

E ancora. "È proprio in virtù della correttezza auspicata e invocata da Gatti stesso che, quella osservata dall'Olbia in occasione della gara Piacenza-Olbia dello scorso 27 aprile, è stata, senza dubbio alcuno, una condotta di inappuntabile sportività e di rispetto nei confronti dell'avversario, della competizione e dell'onorabilità di una Lega che ogni singolo club è tenuto a rappresentare al meglio sia in Italia che agli occhi di ci guarda dall'estero.

Un atteggiamento che il club ritiene del tutto normale e che niente ha di incredibile". In coda, il veleno. "Si ricorda inoltre come già in data 29 aprile il presidente Gatti fosse stato inibito sino al 7 maggio 2019 in seguito al comportamento offensivo rivolto nei confronti di un dirigente dell'Olbia, comportamento", prosegue la nota, "a cui fecero seguito dichiarazioni da parte di tesserati del Piacenza di sbigottimento per l'impegno massimo profuso da un'Olbia che non aveva più obiettivi di classifica da raggiungere.

Allora il club decise di accettarli come complimenti indiretti e per tali continueranno a essere presi. Perché l'Olbia Calcio è orgogliosa di poter dire che l'obiettivo primario è sarà sempre quello di onorare tutte le partite come fossero finali di Champions League".

Facile che, la prossima stagione, Olbia e Piacenza si ritrovino di fronte come avversarie. Le scintille, insomma, non finiscono qua.
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