Il Banco di Sardegna lascia Burgos, la Spagna e la Champions.

Non per colpa di un'eliminazione sul campo, dato che domani sera avrebbe avuto l'occasione di pareggiare i conti col San Pablo e guadagnarsi la bella in casa per gli ottavi.

Sassari molla perché come spiega il presidente Stefano Sardara: "La nostra priorità e responsabilità è salvaguardare il nostro gruppo e, senza le garanzie minime, non siamo disposti a mettere a rischio i nostri giocatori e il nostro staff".

Le garanzie minime erano le porte chiuse, come chiesto questa mattina. Ma il San Pablo aveva rifiutato la proposta adducendo una "normalità assoluta" che in realtà è smentita dai 18 casi di coronavirus registrati nella provincia castigliana. Come spiega il comunicato della società biancoblù: "La Dinamo Banco di Sardegna ha appreso dalla Basketball Champions League che non c'è intenzione da parte delle autorità spagnole a far disputare la sfida di ritorno degli ottavi di finale a porte chiuse, permettendo così l'accesso ai tifosi alla partita di domani contro San Pablo Burgos. Vista la gravità della situazione più volte segnalata e a tutela della squadra e dello staff, chiusa precauzionalmente in albergo fin dall'arrivo in Spagna, il club ha disposto il rientro immediato di tutto il gruppo con volo diretto privato su Alghero".

Adesso la squadra dovrà stare ferma tutto il mese, visto che il campionato è stato fermato sino al 3 aprile. Nei prossimi giorni si deciderà cosa fare con la squadra.

Giampiero Marras
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