Tre mesi dopo è Sassari a sorridere contro i campioni d'Italia: 83-80 dopo un supplementare. A Bari il Banco di Sardegna solleva la sua seconda Supercoppa, il secondo trofeo di coach Pozzecco e il sesto nella storia del club.

I numerosi tifosi sardi festeggiano impazziti insieme a molti spettatori pugliesi che tifavano la Dinamo. Gara dominata sino al +20, quasi persa sulla rimonta di Venezia e infine rivinta al supplementare.

Coach Pozzecco rimette lo stesso quintetto base: Spissu, Vitali, Evans, più Pierre che piazza due triple e Bilan che fa male dentro l'area e anche correndo bene in transizione: 12-4 dopo 6', addirittura 20-6 al 9' con Venezia che spadella da tre (0/7) e perde Day per espulsione conseguenti a fallo intenzionale e tecnico per flopping.

Nel secondo quarto show di Jerrells che fa 4/4 da tre e promuove l'allungo sino al +19 con Venezia che a parte la forza di Vidmar ha poco per rientrare in partita visto che fa 1/13 da oltre l'arco: 41-24 al riposo. Il terzo quarto si apre con la tripla di Spissu per il +20, ma Venezia si ricorda di avere la migliore difesa della serie A e inizia a soffocare l'attacco sassarese, che non riesce più a segnare e i lagunari attaccano di più il ferro e con un break di 16-3 riapre il match: 47-40 al 27'.

Chappell prende per mano Venezia: difende e segna due volte dalla grande distanza. Il vantaggio sassarese è di soli 5 punti, ma ci pensano Gentile e soprattutto una rubata di Evans con libero praticamente allo scadere a riportare in doppia cifra il divario: 58-48. Ma Filloy apre con 8 punti l'ultimo quarto e in entrata Chappell riduce il distacco e dopo errori banali di Sassari Watt paregia: 60-60 al 35'. Esce con 5 falli Spissu. Venezia con le triple di Bramos e Filloy guadagna il supplementare: 69-69.

Nel supplementare Bramos segna la tripla del +3 di Venezia, però Vitali segna due bombe, e McLean e Pierre sono glaciali dalla lunetta. È il trionfo. Pozzecco lancia la camicia ai tifosi e dedica la vittoria ai sardi: "Sono stati straordinari anche stasera".
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