Riprendere a vincere al PalaSerradimigni dopo quattro anni e pareggiare la serie con Venezia per 2-2.

La Dinamo chiede l'aiuto del pubblico di casa (si gioca alle 20.45) per tenere la finale in equilibrio.

La Reyer ha vinto due partite di un canestro grazie soprattutto alla difesa, alla maggiore esperienza dei suoi giocatori che stanno insieme da più tempo e al talento di Daye. Il Banco di Sardegna può replicare con l'energia e lo spirito di gruppo, purché non si faccia trascinare dall'impazienza, come accaduto venerdì al PalaSerradimigni.

Chissà se il coach Pozzecco ha pensato a qualche variazione nel quintetto base (Gentile dentro da subito?) anche se poi non sono tanto le mosse tattiche a decidere le partite, quanto la tenuta mentale, i dettagli e l'aggressività costante. Di sicuro serve un approccio più cattivo alla partita rispetto a quanto mostrato in gara 3. Venezia è un meccanismo quasi perfetto quando può giocare alle sue velocità controllate e quando la Dinamo si garantisce il dominio dell'area sia come canestri sia come rimbalzi, aspetti che sono mancati nella terza finale.

Se poi Pierre riprenderà a segnare da tre punti (finora 0/7) e sarà aiutato anche da Spissu (1/6 nella serie) allora l'attacco sassarese può andare facilmente sopra gli 80 punti. Intanto la società sassarese pensa al futuro, e come previsto ha scelto di fare la Champions della Fiba. Si parla addirittura di un contratto pluriennale per una coppa europea che è già superiore all'Eurocup come premialità (Bologna ha vinto un milione di euro) e ormai è sempre più vicina anche come livello tecnico medio.
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