Il primo obiettivo era quello di rientrare nei playoff, che la squadra sassarese aveva saltato l'anno scorso per la prima volta da quando è approdata in A. Il secondo obiettivo è quello di tornare a vincere negli spareggi scudetto. Da quel 26 giugno 2015 quando la Dinamo conquistò lo storico tricolore a Reggio Emilia, sono arrivate solo sconfitte. Tre a zero nei quarti del 2016 proprio ad opera di Reggio Emilia e 3-0 nei quarti per mano di Trento.

Il bilancio totale nei playoff di Sassari è di 23 vittorie in 50 partite. Il primo successo è coinciso col debutto negli spareggi scudetto, nel 2011: 71-70 a sorpresa sul campo di Milano, con 16 punti di White, 12 di Othello Hunter, 11 di un inatteso Pinton, che giocò molto vista l'assenza di Travis Diener, 10 di Brian Sacchetti, 7 di Vanuzzo e 5 punti di Jack Devecchi, l'unico rimasto.

Nella stagione successiva 3-0 su Bologna ai quarti con i due buzzer beater di Drake Diener al PalaSerradimigni e di Vanuzzo sul campo della Virtus. Poi non ci fu storia contro Siena che vinse 3-0 in semifinale. Il campionato 2012/13 è quello più amaro: dopo l'ottimo secondo posto nella stagione regolare, il Banco di Sardegna venne eliminato clamorosamente da Cantù ai quarti in una serie giocata al meglio delle sette.

Da notare che Cantù vinse tutte e quattro le gare per un solo canestro, con la Dinamo che ebbe poca fortuna nell'ultima tripla che valeva la vittoria o il supplementare. Nel 2014 la Dinamo parte dal quarto posto e si sbarazza di Brindisi per 3-0 nei quarti, poi perde contro Milano 4-2. La stagione dello scudetto è storia: 3-1 contro Trento dopo avere perso la prima gara in trasferta, dato che i sassaresi arrivarono quinti. Poi il 4-3 contro Milano e infine il favoloso 4-3 su Reggio Emilia. Dopo di che è scesa una sorta di maledizione. Che la squadra di coach Pozzecco vuole spezzare. Subito, contro Brindisi, per allungare a 17 la serie vincente tra Italia ed Europe Cup.
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