Hanno sbloccato la situazione le insistenze del mondo ippico e la manifestazione di protesta effettuata questa mattina in alcune città come Sassari,Siena, Pisa, Milano, Napoli e Siracusa. In tarda serata il Governo ha dato il via libera alla ripresa delle corse, a partire da lunedì 25, seppur senza pubblico.

In Sardegna spetterà agli ippodromi di Chilivani, Sassari e Villacidro dare la disponibilità in modo che il Mipaaf (il ministero delle politiche agricole) possa stilare un calendario provvisorio. Ora spetterà agli ippodromi fornire la disponibilità per le giornate di corse e il Mipaaf provvederà a stilare un calendario provvisorio.

La decisione del via libera è stata presa dal premier Giuseppe Conte e i ministri Roberto Speranza (Salute) e Teresa Bellanova (Agricoltura).

In mattinata c'era stata la manifestazione in piazza d'Italia a Sassari organizzata dall'Aipacaa (Associazione proprietari e allevatori cavallo anglo-arabo).

Il presidente Gian Mario Carboni ha sottolineato: "Francia e Germania hanno ripreso a correre a porte chiuse già da una decina di giorni, dobbiamo farlo anche noi perché le perdite sono ingenti e riguardano migliaia di lavoratori tra fantini, allenatori, allevatori, artieri, veterinari, maniscalchi, giudici e tutto l'indotto legato al cavallo, che produce oltre due posti di lavoro per ogni esemplare. E nell'isola abbiamo 500 cavalli sportivi per restare solo a quelli che gareggiano, senza menzionare le fattrici e i puledri".
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