Il cantante e musicista guineano Mory Kanté, suonatore di kora divenuto noto al pubblico internazionale con la canzone "Yéké Yéké" del 1987, a tutt'oggi il singolo africano più venduto al mondo con oltre un milione di copie, ambasciatore della musica africana, è morto oggi in un ospedale di Conakry, capitale della Guinea, all'età di 70 anni, dopo una lunga malattia.

Kanté soffriva di malattie croniche e spesso si recava in Francia per le cure, "ma adesso non era più possibile a causa del coronavirus", ha fatto sapere la famiglia annunciando la scomparsa.

Mory Sanda Kamissoko detto "Sanda", questo il suo nome completo, è nato a Kissidougou, in Guinea, il 29 marzo 1950, il più giovane di 38 fratelli.

Dopo essere stato educato secondo la tradizione della tribù dei Mandinka, ha frequentato la scuola francese a Kissidougou dove ha imparato a suonare il balano e poi all'età di 7 anni viene mandato dallo zio in Mali per essere iniziato alla tradizione griot. Nel 1971 è entrato a far parte del gruppo Rail Band di cui diventa cantante nel 1973 per poi rimanerci fino al 1978. Nel frattempo impara da autodidatta a suonare la kora, strumento indispensabile in tutti i suoi concerti.

Nel 1981 pubblica il suo primo disco "Courougnegne"; nel 1984 si reca in Francia dove, dopo alcune difficoltà dovute al suo status di immigrato privo di cittadinanza, tiene molti concerti suonando la kora elettrica. Il 1987 è l'anno del successo internazionale: il singolo "Yéké yéké" vende oltre un milione di copie in tutto il mondo mentre il successivo album, "Akwaba beach" ne vende oltre mezzo milione, cosa che fa ottenere a Mory un posto nella classifica di Billboard.

Nel 2001 diventa ambasciatore per la Fao, nel 2004 arriva il suo ultimo lavoro, "Sabou".

(Unioneonline/v.l.)
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