Intenso musicalmente e di grande impatto visivo. Il Comunale di Sassari ha tributato applausi convinti all'opera verdiana "Il Trovatore", quarto e ultimo titolo del cartellone proposto dall'ente Marialisa de Carolis.

Il nuovo allestimento originale ha colpito per l'idea di impostare lo spettacolo sul contrasto fra tenebre e luce, fra nero e bianco, con grande eleganza. Merito del giovane regista siciliano Roberto Catalano, ma anche dello scenografo Emanuele Sinisi, della costumista Ilaria Ariemme e del disegno luci di Fiammetta Baldiserri. Un altro siciliano è stato protagonista, ma in buca: Alberto Maniàci ha diretto l'orchestra dell'ente sassarese e il coro preparato da Antonio Costa.

Buona la resa del cast, con qualche impennata che ha strappato il bravo-brava dalla platea e rarissime flessioni.

Il mezzosoprano Silvia Beltrami è stata un'Azucena efficace, il tenore Antonio Corianò ha ben espresso le sofferenze di Manrico, così come il soprano Chiara Isotton è stata brava a disimpegnarsi nella varietà tecnica vocale di Leonora, e il baritono Dario Solari (Il Conte di Luna) ha dato forza al Conte di Luna anche se avrebbe giovato qualche sfumatura in più. Il caste era completato dal basso Francesco Leone (Ferrando), il soprano Maria Bagalà (Ines), Enrico Zara (Ruiz), Stefano Arnaudo (Un vecchio zingaro) e Claudio Deledda (Un messo).
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