Potrebbe trovarsi bene in un'opera rossiniana, del resto tutti lo cercano e tutti lo vogliono.

Fabrizio Corona, da oltre 20 anni sulla cresta dell'onda, fa notizia, crea interesse, genera discussioni ed è ammirato soprattutto dal gentilsesso. Le sue interviste televisive e le partecipazioni ai talk show fanno schizzare gli ascolti verso il picco dello share.

Se poi gli autori di un programma gli contrappongono un personaggio dal carattere forte, come il suo, le scintille sono assicurate.

Figlio d'arte, se lo si considera fotografo di costume, editore, giornalista o scrittore.

Ma Fabrizio Corona è molto di più, è poliedrico, capace di spaziare dall'imprenditoria alla recitazione con una facilità disarmante.

Il babbo, Vittorio, siciliano di Acitrezza, è stato un inventore e innovatore di mensili e rotocalchi di successo, ha collaborato con la casa editrice della Rai, Nuova Eri, creando e dirigendo i mensili Moda e King, per Mediaset progettò una nuova versione del telegiornale Studio Aperto su Italia 1, Indro Montanelli lo scelse quale Vicedirettore de "La Voce" e terminò la sua carriera come direttore di Star TV per Mondadori.

E chi non ricorda Puccio, lo zio di Fabrizio Corona, altro volto noto del giornalismo italiano, esperto di sport e cronista parlamentare.

Non c'è giorno che non si parli di lui, per le sue avventure imprenditoriali, per le sue storie d'amore o per le vicende giudiziarie. E il pubblico si divide, amore e odio. Ma i suoi tantissimi fan la spuntano sempre e Corona è sempre lì, ammirato e osannato da un pubblico sempre più variegato ed eterogeneo.

Nella libreria del Centro Commerciale i Mulini ha posato per i fotografi con i lettori del suo ultimo libro "Non mi avete fatto niente" edito da Mondadori, mentre questa notte, al JKO, sarà protagonista di una partecipazione straordinaria per la rassegna dei Saturday Night.

Alla fine dell'intenso firma copie, e ancora attorniato da donne di tutte le età, ha risposto ad alcune domande.

Chi fa del proprio hobby un lavoro è sicuramente un privilegiato. È questa la vita che lei sognava da bambino?

"Sì. I miei hobby sono ancora di più delle cose che faccio ed anche un po' più seri, però per andare a fare le cose serie bisogna fare anche questo".

Cosa è per lei l'amore?

"Qualcosa di irrealizzato finora".

E l'amicizia?

"Qualcosa di veramente difficile da trovare per persone che lavorano nel mio ambiente".

Dalla sua prima collaborazione ad oggi sono passati oltre 20 anni. Ha fatto, seppur in certi casi per brevi periodi, l'imprenditore, l'editore, il giornalista, il fotografo, il cantante, l'attore, lo scrittore e tanto altro. Oggi come si definisce?

"Non per brevi periodi, per lunghi periodi e continuo a fare tanto. Oggi sono imprenditore a tutto tondo che lavora su tantissime cose e sulla mia immagine. Tra poco diventerò produttore perché produrrò il mio programma".

Berlusconi è riuscito a far diventare ricchi, oltre se stesso, amici e nemici. Lei fa diventare famoso, o comunque ne aumenta la notorietà, chiunque entri nella sua sfera di attività. E' un bene o un male?

"È un bene da un punto di vista economico ed è un male da un punto di vita di felicità perché la maggior parte delle persone che lavorano in questo mondo sono tutte infelici".

Le sue iniziative imprenditoriali, fondate qualche anno fa, come il ristobar di Nardò o il salone per vip di hair style a Bologna, vanno ancora avanti? Ha altri progetti in cantiere?

"Quello di Nardò si è fermato mentre l'attività di Bologna andava molto bene ma, ahimè, il proprietario, Mario Di Sanza, è morto in un incidente stradale.

Colgo l'occasione per salutare i genitori di Mario a cui sono molto vicino, peccato, era straordinario".

Cosa si aspetta come padre per suo figlio Carlos Maria?

"Che sia felice e che possa fare quello che gli piace. Lui è molto profondo, studia tanto e con passione. Si dedica a cose più alte rispetto a quelle che si fanno. In particolare ama la fisica".

Che rapporto ha con la Sardegna, solo lavoro o c'è dell'altro?

"Non solo lavoro. Amo la Sardegna. Ho trascorso dieci anni di vacanze a Porto Cervo e spero di tornarci presto. Penso, che insieme alla Sicilia, la vostra Isola sia uno dei nostri patrimoni nazionali".

Una o più cose che Fabrizio Corona fa per pura passione senza un ritorno economico o pubblicitario?

"Non c'è".

L.P.
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