Lui si sminuisce, perché non va a caccia di allori: «Ho fatto il mio dovere, ma lo faccio con passione per una profonda fede nella tutela dell'ambiente». Ma quando da Monaco di Baviera è arrivata la notizia che la sua invenzione ha ottenuto il brevetto internazionale, allora l'orgoglio è lecito anche nel più umile degli scienziati. Perché Mauro Mureddu, 36enne di Carbonia, ricercatore Sotacarbo, scienziato vero lo è da alcuni anni (e viene ritenuto molto promettente) ma a regalargli ora ben più di un minuto di gloria è la decisione di un comitato scientifico internazionale che ha sancito come unica al mondo una sua idea.

Il prodotto

Mauro Mureddu ha creato un prodotto catalizzatore (dal titolo "Efficiente catalizzatore per la conversione di anidride carbonica a metanolo") in grado di trasformare la Co2 in combustibili liquidi puliti. Lo fanno già da altre parti? Vero, ma il comitato scientifico, che ha sancito l'unicità dello studio e concesso il brevetto, ha riconosciuto qualcosa che gli altri (al momento) non hanno: il materiale presenta prestazioni nettamente superiori rispetto ai catalizzatori oggi disponibili sul mercato, con il vantaggio di non aver bisogno del costoso processo di attivazione comune a tutti i materiali concorrenti. «È un catalizzatore pronto all'uso - rivela lo scienziato - contrariamente a tutti i materiali preparati con i più comuni processi che risultano invece molto onerosi economicamente».

Il brevetto

L'invenzione è promettente per le possibili applicazioni industriali «perchè oltre il 90 per cento al mondo dei prodotti chimici - nota Mauro Mureddu - è ottenuto con l'uso di catalizzatori comuni». E ora, chi vorrà il brevetto dovrà sborsare fior di quattrini: per ora nessuna cifra precisa, ma si stimano diverse decine di migliaia di euro. Perché quello che il 36enne di Carbonia ha inventato (dietro la direzione del coordinatore scientifico Sotacarbo Alberto Pettinau e la responsabile di gruppo Francesca Ferrara), è una reazione chimica molto accelerata. Top secret sui componenti, ma non sull'esperienza di Mauro Mureddu: diploma all'Istituto Industriale Angius di Portoscuso, poi laurea in Scienza dei materiali a Iglesias, dottorato in Scienze chimiche-geologiche all'Università di Cagliari (partner di questa ricerca), molteplici esperienze all'estero, fra cui spiccano Usa e Spagna: «Ma aver dato questo contributo alla scienza facendolo a Carbonia mi riempie di una felicità infinita: devo molto a chi crede in me e ai miei colleghi».

Non meno ambiziosi i prossimi passi che si terranno nella Grande miniera di Serbariu, dove ha sede la Sotacarbo. È in corso uno studio con gli scienziati dell'Istituto indiano di ricerca di Madras. E poi la ricerca non si ferma perché il Ministero per lo Sviluppo economico ha finanziato la progettazione di un nuovo impianto sperimentale (su scala pilota: dimensioni ridotte) per mettere a punto il processo ideato da Mauro Mureddu in diverse condizioni operative. L'avvio della fase sperimentale è prevista entro il 2021.

Andrea Scano

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