"Non ho la forza neppure di guardarmi allo specchio, ho problemi alla mano destra, ho perso sicuramente peso ma sono felicissimo per l'impresa compiuta: con Danje, il mio sherpa climber, in soli otto giorni abbiamo concatenato due delle vette più difficili e tecniche del circuito della Annapurna".

Il post sul profilo Facebook di Ernesto Macera Mascitelli è il resoconto dell'International Gargapurna Expedition 2019, da lui intrapresa e patrocinata dal Comune di Olbia, dal Consorzio di Porto Rotondo, da Lions Club Olbia e da Panathlon International Club di Sassari.

Arrivato in Nepal con un lungo trekking, durato sei giorni, nella valle del Manang, in tempo record ha posato la picozza, prima sulla vetta di Pisang Peak, alta 6.390 metri, e poi, dopo tre giorni, sulla cima più elevata del gruppo Chulu, 6.895 metri, aprendo una nuova via nel versante nord ovest.

Il successo della spedizione è stato accolto con entusiasmo, anche dal Nepal: "Tornati a Katmandu, siamo stati ricevuti dalla Nepal Mountaineering Association per la consegna del riconoscimento ufficiale delle vette raggiunte", ha commentato l'alpinista olbiese che, tra qualche giorno farà ritorno a Olbia, dove sarà proiettato un documentario sull'impresa.

Che si è conclusa con la visita a una delle scuole di un villaggio della zona più interna del Nepal, a cui Ernesto ha consegnato del materiale didattico, regalando pure i drappi delle istituzioni che lo hanno sostenuto e la promessa di una raccolta fondi per il completamento della sede, parzialmente ricostruita dopo il devastante terremoto del 2015.

Tania Careddu

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