Viaggio a Berlino per la quinta puntata di "Fuori sede", il programma curato e condotto da Giacomo Serreli, con la regia di Massimo Piras, all'interno della storia del muro e di altri luoghi simbolo della città insieme ad alcuni emigrati sardi che qui vivono e lavorano.

Fulvio Pinna (fermo immagine)
Fulvio Pinna (fermo immagine)
Fulvio Pinna (fermo immagine)

Fulvio Pinna, originario di Furtei, è l'unico italiano ad aver realizzato una sua opera sul muro. Intitolata "Inno alla gioia", si ispira a temi politici e sociali. "È il mio omaggio al muro che ho chiamato "della vergogna' perché divideva il mondo in due - spiega - Era a quadri grigio e bianco, 'ci vorrebbe un po' di colore', pensavo. E quando sono stato contattato ho scelto il posto più visibile per la mia opera. Volevo rappresentare l'idea di libertà che per me è come una sirena che nuota sopra di noi e si trascina, legati alla coda, i simboli della dittatura".

Un dettaglio dell'opera sul muro di Berlino realizzata da Fulvio Pinna (fermo immagine)
Un dettaglio dell'opera sul muro di Berlino realizzata da Fulvio Pinna (fermo immagine)
Un dettaglio dell'opera sul muro di Berlino realizzata da Fulvio Pinna (fermo immagine)

Un messaggio ancora fortemente attuale, perché anche in epoca recente altri muri sono stati costruiti, "ma non servono a nulla - dice ancora Pinna - La migrazione spontanea è un arricchimento, lo sappiamo vedendo anche solo la storia di noi sardi".

Altro luogo simbolo è il Ddr museum, dove lavora una guida cagliaritana. Con Maria Paola Usai si può ripercorrere la storia della nascita del museo e il suo interno con tutte le sue stanze e le ricostruzioni. "Offre tanto a tutti, noto lo stesso entusiasmo nei bambini come negli adulti e negli anziani. Consiglio sempre agli insegnanti di lasciare, oltre all'ora di visita, anche una mezz'ora agli studenti per un giro libero".

Maria Paola Usai (fermo immagine)
Maria Paola Usai (fermo immagine)
Maria Paola Usai (fermo immagine)

Maria Paola ha tradotto in italiano una guida particolare che parla anche di ciò che nella struttura non è presente: "È stata una bella esperienza perché per esempio c'erano nella versione tedesca delle parole che erano proprie solo della Germania dell'est".

"Lavoro soprattutto con ragazzi italiani che frequentano le superiori, ultimamente anche qualche classe delle medie e c'è stata pure una quinta elementare. I giovani spesso hanno paura della parola 'museo", ma una volta che sono qui diventano curiosi e quando vanno via sono sempre molto contenti", conclude.

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"Fuori sede - storie di emigrati" è un approfondimento di Videolina che va in onda, con due puntate, il martedì alle 21 ed è un progetto realizzato grazie al contributo della Legge Regionale 3/2015.

QUI LA PUNTATA NUMERO 5

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