Dolore all’apparato muscoloscheletrico. Difficoltà di movimento, anche nei gesti più semplici. E poi, un deficit nella funzione. Se si hanno questi problemi, conviene sempre parlare con il medico. Potrebbe esserci in agguato una malattia reumatica.

È un messaggio molto chiaro quello che viene da Alberto Cauli, direttore del Reparto e Centro di riferimento regionale per le Malattie Reumatologiche dell’azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, e da Matteo Piga, protagonisti della trasmissione "Ippocrate: le malattie reumatiche in Sardegna, il caso Lupus" in programma sabato 21 novembre alle 21,30 su Videolina.

«Le malattie reumatologiche sono numerose e variegate: colpiscono l’apparato locomotore ma molte di esse sono a carattere sistemico, perché possono interessare tutti gli organi e apparati», spiega il professor Cauli.

«Se non trattate tempestivamente e in modo adeguato, possono causare anche in breve tempo danni definitivi all’organismo e determinare nel tempo disabilità e invalidità. Per questo è importante la diagnosi precoce che consente un tempestivo inizio delle cure».

Attenzione però: molto spesso l’esordio della malattia è subdolo, con sintomi aspecifici e non facilmente diagnosticabile. «Il primo sintomo può talvolta essere semplicemente una febbre o una stanchezza che non passa», riprende l’esperto. «Poi compaiono i sintomi caratteristici e il medico di famiglia invia il paziente dal reumatologo per un inquadramento definitivo e per iniziare una terapia appropriata al fine di limitare l’evoluzione della malattia e arrestare il processo.

Il picco di esordio delle malattie reumatologiche sistemiche, che tendono a coinvolgere l’intero organismo, si ha tra i giovani-adulti in età fertile, anche se ci sono delle forme pediatriche e anche degli anziani.

Il Lupus eritematoso sistemico o LES è un chiaro esempio in questo senso. Si manifesta nella maggior parte dei casi in maniera subacuta, con un progressivo coinvolgimento di organi e apparati e l’aggravarsi dei sintomi, e in una minoranza dei casi in maniera acuta, presentandosi da subito con un quadro clinico severo e un coinvolgimento multiorgano.

«La nostra Lupus Clinic è un modello di ambulatorio specializzato e dedicato alla diagnosi precoce e al trattamento dei pazienti con LES», conclude Cauli. «Possiamo mettere a punto terapie personalizzate, anche sfruttando quando necessario un anticorpo monoclonale, belimumab, unica novità nel panorama delle cure. Come gli altri farmaci per il trattamento del LES a disposizione dei reumatologi, per essere efficace deve essere utilizzato in pazienti selezionati e che presentino caratteristiche cliniche peculiari, nell’ambito di un modello di medicina personalizzata che sebbene ancora impreciso aumenta le possibilità di buona risposta alla terapia».

Federico Mereta
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