Vermentino, cannonau o birra, meglio gustare con piacere ma non esagerare. Almeno se soffrite di problemi alla prostata, soprattutto se fa molto caldo. Anche se spesso non ci si pensa, infatti, il gran caldo può favorire la disidratazione e le urine diventano più concentrate. Gli alcolici, in questo senso, certo non aiutano. A ricordarlo è Walter Artibani, Segretario Generale della Società Italiana di Urologia. “Nella stagione calda le infiammazioni della prostata tendono ad essere più probabili rispetto al resto dell’anno – spiega l’esperto. Se non si beve a sufficienza, l’organismo non riesce a compensare la perdita di liquidi e così aumenta la concentrazione delle urine. Con il prevedibile risultato di avere una stasi urinaria, habitat ideale per le infezioni batteriche. Per questo consiglio sempre di improntare i propri comportamenti alla gradualità e all’intelligenza: evitate per esempio di percorrere 60 chilometri in bicicletta se non siete abituati o di sfiancarvi in interminabili partite a tennis sotto il solleone; contenetevi a tavola, non eccedete con le bevande alcoliche; e non esagerate neanche con il sesso: nessuno dice che ci si debba astenere, ma chi è abituato ad avere un rapporto alla settimana o al mese, non può pensare di poterne sostenere uno al giorno senza che la prostata ne risenta”. Per il resto, fate attenzione anche al colore delle urine e ricordate di bere. Se infatti sono gialle o di un arancione intenso, è segno che sono troppo concentrate e bisogna quindi bere di più. Se giallo paglierino o tendenti al bianco, invece, nessun problema: vuol dire che stiamo assumendo la giusta dose di liquidi. Un ultimo consiglio per chi soffre di cali di pressione ed è in cura per l’ipertrofia prostatica benigna, ed è contemporaneamente in cura per l’ipertensione, in estate è opportuno che osservi una piccola precauzione. “Gli alfabloccanti, principi attivi usati per la cura dell’ingrossamento della prostata, rilassano la muscolatura liscia delle vie urinarie e provocano nello stesso tempo una relativa vasodilatazione che può portare a un abbassamento della pressione soprattutto in occasione dei cambiamenti di posizione (ad esempio da disteso in piedi) - spiega Artibani”. Se avete problemi, insomma, parlatene con il medico.

Federico Mereta
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